Economia - 02 gennaio 2025, 07:12

Il Piemonte si prepara allo sprint dei saldi invernali. Sabato 4 gennaio via alle vendite scontate

Proseguiranno fino al 1° marzo. Per Confesercenti "si spenderanno circa 150 euro a testa, risparmiati dalla tredicesima"

Il Piemonte si prepara allo sprint dei saldi invernali. Sabato 4 gennaio via alle vendite scontate

Messi via il vischio e i festoni per Capodanno, in tutto il  Piemonte ci si prepara già ai saldi invernali. Il via è fissato per il 4 gennaio (sabato prossimo) per terminare soltanto alle porte della Primavera, il 1° marzo.

Secondo Confesercenti, lo scontrino medio sarà di 150 euro: un risultato che, se confermato, potrebbe segnare un aumento (anche se limitato) della spesa dopo varie stagioni (sia invernali, sia estive) caratterizzate dal segno meno. “Speriamo  – dice Micaela Caudana, presidente torinese di Fismo-Confesercenti, l’associazione dei commercianti di abbigliamento – che sia così, perché sarebbe un bel segnale. Tuttavia queste previsioni si prestano a una doppia lettura: rinnovato interesse dei consumatori per i saldi, o acquisti a lungo rimandati che una parte di essi si può permettere solo se scontati. D’altra parte, secondo un nostro recente sondaggio sulle tredicesime, il 23% dei piemontesi ha messo da parte qualcosa della mensilità aggiuntiva da destinare agli acquisti di inizio 2025. Inoltre, sembra che questi saldi coinvolgeranno un numero maggiore di consumatori rispetto alle ultime stagioni”.

Secondo l’indagine, quasi un piemontese su due (il 46%, contro il 44% dello scorso anno) acquisterà almeno un articolo in saldo e – come al solito – l’abbigliamento sarà privilegiato da oltre l’80% dei consumatori. Ma non verranno trascurati l’elettronica (tablet, giochi, tv, cellulari) e gli accessori per la casa. Il budget medio sarà intorno ai 150 euro, in aumento rispetto ai 130 dei saldi 2024.

Il freddo spinge ad acquisti "calorosi"

Dopo inverni particolarmente miti, le temperature un po’ più rigide di questi mesi dovrebbero indurre i consumatori a un ritorno ai capispalla: cappotti, giacconi, piumini risalgono nelle preferenze degli acquirenti. Tuttavia, la maggioranza continuerà a orientarsi su maglie e felpe (indicate dal 51%), gonne e pantaloni (31%), intimo (28%), pelletteria (cinture, accessori, borse: 21%). In crescita le calzature, indicate dal 49% dei consumatori.

Un altro fenomeno, già riscontrato durante il recente shopping natalizio, fa ben sperare i commercianti: il ritorno ai negozi di vicinato indicati da quasi 8 consumatori su 10 come luoghi in cui fare almeno un acquisto, contro il 54% che comprerà online. Dunque, si sceglieranno entrambi i canali, ma il punto vendita sotto casa sarà privilegiato. “Competenza, qualità e servizio fanno la differenza con il web: l’auspicio è che una parte sempre maggiore di consumatori se ne convinca”, commenta la presidente Caudana.

Dopo Natale, altre sensazioni positive

Dopo quelli del Natale – conclude Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti Piemonte – anche i numeri dei saldi sembrano indicare qualche piccolo elemento positivo: un risultato non scontato, se si tiene conto del rallentamento dell’economia, che rischia di essere aggravato dalla vicenda di Stellantis, del suo indotto e dalle tante altre crisi aziendali aperte in Italia: ciò non induce all’ottimismo per il 2025 e rischia di avere ripercussioni negative anche sul commercio, a Torino e in tutto il Paese”.

Massimiliano Sciullo

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