Non ha ancora perso una sprint in questo inizio di stagione: Johannes Høsflot Klæbo vince con disarmante semplicità anche la sprint a skating di Dobbiaco e si posiziona subito in testa nella classifica generale del Tour de Ski. Seconda posizione, come da pronostico, per il francese Lucas Chanavat che qui aveva vinto l’anno scorso (ma in assenza del campione norvegese).Terza posizione per lo svizzero Janik Riebli. Interessante evidenziare che i primi tre della qualifica sono stati poi gli atleti saliti sul podio. In una finale ricca di cadute e inciampi, quarto posto per un ritrovato Richard Jouve, a precedere Valerio Grond e Ben Ogden. Per l’Italia arriva un bel 7° posto di Federico Pellegrino che, alla sua 300ma partecipazione in Coppa del Mondo, è stato eliminato per questione di centimetri nella sua semifinale.
Quarti di finale senza scossoni particolari sulla pista di Dobbiaco: nel primo Klæbo e Chanavat controllano la situazione, forti della loro superiorità. Sfortunato Giacomo Gabrielli che cade nei primi secondi di gara, ostacolato da Bourdin che gli ha pestato uno sci, mentre nello stesso quarto Daprà termina quinto. In una seconda batteria velocissima, vinta da Ogden su Riebli, Martino Carollo è combattivo ma non riesce a trovare spazio nei momenti giusti, terminando così al sesto posto. Nella terza batteria, un contatto fortuito tra Graz e Northug provoca la rottura del bastone del norvegese; fuori Northug, avanzano Schumacher e Moilanen, Graz è quinto nella batteria. Finalmente, nella quarta batteria arriva una soddisfazione per l’Italia grazie al solito Federico Pellegrino che, con un po’ di brivido negli ultimi metri, conclude la sua batteria al 2° posto dietro a Edvin Anger. Ultima batteria con passaggio del turno per Valerio Grond e Lauri Vuorinen; Michael Hellweger termina quarto e Giovanni Ticcò sesto, entrambi eliminati. I Lucky loser sono Richard Jouve ed Erik Valnes, clienti che nessuno vorrebbe ritrovarsi in semifinale. In una prima semifinale condotta su velocità davvero elevate, passaggio del turno per Klæbo e Chanavat, che anche in questa occasione si sono concessi di guardarsi intorno sul rettilineo finale, tanto si sentivano sicuri in pista. La seconda semifinale è invece molto più tattica della prima e questo consente soltanto i primi due di accedere in finale: passano Grond e Jouve, che precede di soli sei centesimi Federico Pellegrino, che è fuori dalla finale e deve ‘accontentarsi’ di un posto nei dieci. Guadagnano la finale, come lucky loser, anche Ben Ogden e Janik Riebli. È tempo di giocarsi la vittoria: Ben Ogden rompe un bastone e inciampa nella prima parte di gara e si chiama subito fuori dai giochi. Klæbo e Chanavat si mantengono in cima al gruppo, sulla salita del cavalcavia cadono anche Grond e Jouve, per cui il podio è presto fatto. Klæbo scatta sull’ultima salitella prima della lunga discesa che porta al traguardo, Chanavat fatica molto ma riesce a riaccodarsi prima del rettilineo; tuttavia, Klæbo rilancia l’azione con frequenze spaventose e il francese non può che arrendersi al suo strapotere. Janik Riebli tiene le code del francese e si aggiudica un podio prezioso, il secondo in carriera, tentando addirittura di sorpassare Chanavat negli ultimi metri di gara. Con il successo in questa sprint, Klæbo continua la sua striscia aperta di nove vittorie su altrettante sprint disputate nel Tour de Ski e ottiene la sua 88ma vittoria in carriera.
Tra gli azzurri, il cuneese delle Fiamme Oro Martino Carollo chiude al 27° posto. Ottimo 13° in qualificazione, nelle batterie si è poi dovuto fermare di fronte ad avversari di ben altra esperienza in Coppa del Mondo. "La batteria scelta perché veloce? In tanti hanno avuto la mia stessa idea, alla fine il tempo era buono. Peccato che ce n'erano tanti che andavano davvero forte" - ha dichiarato l'azzurro a Fondo Italia al termine della gara. "Qua il livello è davvero alto, basta un niente e io ce l'ho messa tutta. Sono un po' dispiaciuto perché comunque in qualifica ero riuscito a fare un bel risultato, quindi sto bene. Oggi c'era la possibilità di far bene però non sono comunque così dispiaciuto perché è il promo giorno. Io sono abbastanza polivalente, quindi sicuramente da domani ci sono nuove possibilità". Ora l'obiettivo diventa superare i quarti di finale, per migliorare ulteriormente un iniziodi carriera ai massimi livelli che fa ben sperare. Nel farlo, Carollo potrà contare sui consigli di un grande Federico Pellegrino, che il giovane azzurro ritiene un vero punto di riferimento: "Se sono soddisfatto delle due qualificazioni consecutive? Sì, vuol dire che i frutti si vedono. E' quello per cui ho lavorato ed è una cosa che mi rende orgoglioso e mi dà fiducia. So che ho fatto il percorso giusto, quindi adesso che questo primo grosso ostacolo è abbastanza superato, il secondo ostacolo diventerà provare a superare i quarti di finale. L'unico modo è provare a buttarsi in mezzo, farne un po' e prima o poi a forza di imparare e di trovarsi nella posizione giusta poi arriverà questo risultato. I consigli di Pellegrino? Bisogna tenerselo stretto in questo poco tempo che rimane della sua carriera. Io sono in rampa di lancio ed è un ottimo modo per imparare".
L'altro cuneese in gara, Lorenzo Romano, ha chiuso al 76° posto: giornata di allenamento per il carabiniere che proverà sicuramente a mettersi in evidenza a partire da oggi nelle gare più congeniali a lui.