I consumatori di vino in Italia sono 29,4 milioni, ma la metà beve saltuariamente.
Da considerare, comunque, come fa notare il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) nel suo “Annuario dell’Agricoltura italiana” 2023, che il livello di penetrazione differisce molto in funzione del genere, essendo in media pari al 65% per gli uomini e al 45% per le donne.
La penetrazione per fasce di età evidenzia per gli uomini una percentuale vicina o oltre il 60% per tutte le classi di età dai 25 ai 74 anni; mentre, per le donne, la percentuale cresce, raggiungendo o superando il 50% nella fascia da 20 a 59 anni, a indicare un più recente avvicinamento del mondo femminile al consumo di vino.
In generale, le tendenze in termini di frequenza nei consumi indicano una progressiva affermazione di abitudini di consumo più responsabili e consapevoli.
In termini di preferenze, viene registrato una netta prevalenza del consumo di bianchi sui rossi e un progressivo orientamento verso i vini di qualità, che quasi equiparano quelli da tavola, nel contesto di un consumo pro-capite che è tornato a scendere, spinto verso il basso sia dagli stili di consumo, che dalle difficoltà economiche delle famiglie, tornando a collocarsi sui valori pre-Covid.