Politica - 27 dicembre 2024, 12:54

Fossano, il Consiglio comunale riprova ad approvare il bilancio

È stata riconvocata per questa sera la seduta che, venerdì 20 dicembre, era andata deserta per le defezioni nelle fila della maggioranza. Si è scoperto che alla base dell’atto di  protesta c’erano nodi politici più che amministrativi

La Giunta fossanese

La Giunta fossanese

La presidente del Consiglio comunale di Fossano, Simona Giaccardi, ha riconvocato per questa sera, venerdì 27 dicembre alle ore 19 (con la solita raccomandazione della puntualità), il Consiglio comunale.

All’ordine del giorno, tra i temi più rilevanti, l’approvazione del bilancio preventivo 2025 e quello pluriennale con le relative determinazioni in tema di imposte comunali, Imu, Tari, addizionale Irpef.

La seduta è particolarmente attesa perché esattamente una settimana fa, venerdì 20 dicembre, si erano registrate defezioni nelle fila della maggioranza tali che avevano fatto saltare la riunione per mancanza del numero legale.

Gli esponenti di Forza Italia e di Fossano in Azione, sia i consiglieri che gli assessori, avevano contestato al sindaco Dario Tallone, leghista, una “mancanza di comunicazione”.

Da qui la decisione di disertare per protesta la seduta non consentendo così l’approvazione del bilancio.

Il fatto che l’assise comunale sia stata riconvocata a stretto giro di posta significa che la questione, rapidamente ricomposta, non era così rilevante o che i motivi del dissenso andavano ricercati in ragioni politiche, estranee al contesto fossanese, piuttosto che nelle dinamiche municipali.

D’altronde nessuno dei dissidenti aveva manifestato espressamente sfiducia  nei confronti del sindaco Tallone, fatto che avrebbe indotto a ritenere traballante l’amministrazione di centrodestra a traino leghista.

Con ogni probabilità si è trattato di un messaggio a nuora perché suocera intendesse.

L’incrocio di telefonate delle scorse settimane tra Cuneo, Torino e Roma tra i big azzurri e i centristi della Lista Cirio confermerebbe il fatto che non era tanto Tallone che si voleva colpire, bensì il suo partito e cioè la Lega.

Il reale motivo della mancata approvazione del bilancio sarebbe infatti il maxiemendamento alla legge finanziaria di un miliardo e 400 milioni di euro con cui il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha voluto dirottare fondi degli Enti locali al ponte sullo stretto di Messina.

Finanziamenti tagliati che penalizzerebbero Comuni e Province, compresa  quella di Cuneo.

Forza Italia e Lista Cirio hanno fatto quadrato intorno al presidente della Provincia Luca Robaldo, il quale ha denunciato pubblicamente di trovarsi in seria difficoltà a gestire la manutenzione ordinaria e straordinaria della vasta rete di strade cuneesi.

Giampaolo Testa

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