Attualità - 23 dicembre 2024, 14:40

Cuneo e la neve, nel nuovo appalto previsti 76 mezzi spartineve e 50 spalatori a mano

Se ne è parlato in commissione consiliare giovedì 19 dicembre. L'appalto rinnovato incamera le mansioni precedentemente affidate al Verde Pubblico per mancanza di addetti in quel settore

Foto di repertorio

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Durerà cinque anni e sarà estendibile per altri tre il contratto di gestione del servizio di sgombero neve e manutenzione stradale nel periodo invernale assegnato dal Comune di Cuneo al consorzio di cinque imprese “Cuneo Strade”. Il costo sui primi cinque anni si attesterebbe sui 7.819.000 euro, ma si alzerebbe a 12.640.000 euro se le annualità finissero per essere otto: un appalto quindi ben più sostanzioso rispetto a quello – sempre quinquennale – del 2017, dal costo annuo di 1.330.000 euro.

L’assegnazione al consorzio è avvenuta nelle scorse settimane e – in particolar modo tra i banchi della minoranza consigliare – ha scatenato feroci polemiche. La commissione di analisi dell’appalto, la III, si è riunita soltanto lo scorso 19 dicembre alla presenza della presidentessa Carla Santina Isoardi, dell’assessore Luca Serale, dei dirigenti Martinetto e Ganna e del geometra Giovanni Rossaro.

Previste 150 persone in reperibilità
Il precedente appalto prevedeva – nel costo annuo sopra indicato – 385.000 euro per la manutenzione delle strade e 900.000 euro per lo sgombero neve lungo i 350 chilometri di strade comunali del territorio, valori che quello più recente porta a 552.400 e 950.000. Un aumento motivato dall’aumento dei costi dei servizi richiesti e dall’aliquota Istat: una nevicata, in media, richiede la spesa di una cifra di 100-150.000 euro, a cui si deve aggiungere la spesa per le 700 tonnellate di sale e le 370 di graniglia necessarie in una qualunque stagione invernale.

Sì perché demandando la “regia” del servizio il Comune non si dovrà più occupare dell’acquisto del sale e della graniglia, a questo punto appannaggio – come la manutenzione diretta delle strade e lo sgombero della neve – delle ditte del consorzio: un onere che viene controbilanciato dalla possibilità, per queste ultime, di definire l’attività concreta. Ovvero, quanti passaggi effettuare e quando.

Il consorzio metterà in reperibilità 150 persone, 76 mezzi con lame spartineve o pala, cinque lancianeve per percorsi pedonali, 37 mezzi spandisale, 14 autocarri per le aree mercatali e 50 spalatori a mano

Serale: "Via così alla 'seconda stagione' della gestione neve in città"
Quando si parla di neve in città si parla, sempre, di un problema che genera preoccupazione e malumori – ha detto l’assessore Serale nel proprio intervento -. L’attuale versione dell’appalto risulta più ampia rispetto a quella del 2017, perché tocca tutta una serie di servizi e interventi che vanno a impattare la sicurezza di chi percorre strade e marciapiedi. Un vero e proprio servizio di ‘pronto intervento’ gestito da due squadre, capaci di dare soccorso immediato e risoluzione ai problemi di manutenzione che i cittadini comunicano su base quotidiana”.

Poi c’è il tema sgombero neve – ha proseguito il vicesindaco, sottolineando come la scorsa stagione invernale abbia visto la caduta, in totale, di 40 cm di neve in otto giorni di precipitazione -. Abitiamo pur sempre a Cuneo, prima o poi nevicherà e se non lo farà ci sono comunque il ghiaccio e il gelo sulle strade a cui pensare. Con oggi parte la ‘seconda stagione’ per quanto riguarda la gestione della neve in città, con un nuovo appalto che non cambia nulla sostanzialmente ma si aggiorna per comprendere anche le competenze prima appannaggio del settore Verde Pubblico (la cui mancanza di figure professionali rende difficile il portare loro a termine da parte degli addetti). Il servizio copre dal 1° novembre al 30 aprile e si vedrà oggetto di una supervisione costante da parte dell’ente comunale”.

Il nuovo appalto amplia anche la competenza a strade non recentemente asfaltate e, dal punto di vista della rimozione della neve, va a toccare accessi pedonali e carrai, cortili e scale di sicurezza dei fabbricati scolastici, parcheggi pubblici e aree mercatali.

Simone Giraudi

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