Eventi - 22 dicembre 2024, 11:00

Dogliani diventa museo en plein air con le sculture di chiavi di Franco Sebastiano Alessandria [FOTO]

Le opere, nel centro storico, saranno visibili per tutto il periodo invernale

Una ventina le opere di Alessandria in mostra stamane nel centro di Dogliani. Tra queste il Cavallo di Napoleone, una delle ultime creazioni dell'artista piozzese

Una ventina le opere di Alessandria in mostra stamane nel centro di Dogliani. Tra queste il Cavallo di Napoleone, una delle ultime creazioni dell'artista piozzese

Il tempo che sfugge all’uomo e scorre inesorabile. Con questa opera, esposta in via eccezionale, si è aperta questa mattina, domenica 22 dicembre, la mostra en plein air nel centro storico di Dogliani.

“Un sogno che si realizza avere qui l’amico Franco Alessandria - ha detto il sindaco di Dogliani, Claudio Raviola - Descriverlo è molto difficile, è una di quelle persone che continua a stupire, ha un dono particolare: con le mani riesce a realizzare qualsiasi cosa. È un amico di vecchia data, abbiamo subito legato, forse siamo affini e uniti anche per le nostre infanzie travagliate. Ha disegnato il simbolo per la nostra campagna elettorale e ha portato bene”.


 

“Questa mostra è nata dopo un confronto con i commercianti doglianesi - ha aggiunto il consigliere Alberto Ferrero - per creare un percorso di interesse artistico nel centro storico del paese. Abbiamo pensato a Franco, amico di Dogliani da sempre. Una persona ricca di valori e sentimenti che nelle sue opere trasferisce il suo pensiero: l’inesorabile scorrere del tempo che avvolge l’uomo”.

Circa venti le opere che saranno visibili per tutto il periodo invernale: presenti le celebri sculture di chiavi che hanno reso celebre l’artista piozzese, ma anche il Cavallo di Napoleone, una delle ultime creazioni di Alessandria.

“Ringrazio l’amministrazione e la biblioteca che mi hanno accolto e coccolato”, ha detto Franco Sebastiano Alessandria, che ha poi illustrato e descritto le opere ai presenti.

Fin da giovanissimo ha studiato le tecniche più classiche, imparando poi a saldare, affinandosi nella lavorazione del ferro, dando voce alla condizione umana, i sentimenti contrastanti, le follie.

“Le chiavi - come ricorda Alessandria - sono depositarie di generazioni di gioie e dolori, di nascite e di morti, di perdite e di desideri, saldate tra di loro per aprire nuove porte e nuovi sogni".

Il percorso, che parte da piazza Umberto I, è segnalato con pannelli con la mappa delle attività commerciali con la posizioni della varie opere accompagnate da qr code che spiega le caratteristiche.

Arianna Pronestì

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