Attualità - 20 dicembre 2024, 14:13

Il Denina Pellico Rivoira di Saluzzo al Toselli per "Le Garcon de Café"

Lo spettacolo è stato proposto alla scuola da Mater Lingua, attraverso un percorso didattico mirato, che supporta lo studio delle lingue straniere

Il Denina Pellico Rivoira di Saluzzo al Toselli per "Le Garcon de Café"

Nella mattina del 18 dicembre alcune classi dell’Istituto Denina Pellico Rivoira di Saluzzo hanno assistito allo spettacolo in lingua francese "Le Garçon de Café" presso il Teatro Toselli a Cuneo. Lo spettacolo era stato proposto da Mater Lingua che, attraverso un percorso didattico mirato, supporta lo studio delle lingue straniere in Italia attraverso l'utilizzo dell’emozione e dell'Arte drammatica seguendo attentamente tutte le fasi di realizzazione del progetto  attraverso  materiale didattico curato da esperti madrelingua. Nella trama Gabriel, cameriere presso il leggendario café "Le Tabou" a Saint-Germain-des-Prés, ha accettato la sua routine lavorativa rinunciando al suo sogno di diventare un musicista di successo. Dopo il suo turno si siede al pianoforte e intona la sua canzone preferita.

Una sera è attratto da una luce abbagliante. In un istante entra in scena "Les Zazous", un eccentrico gruppo di artisti che sconvolgerà la sua vita. L'incontro con questi visitatori, che sembrano provenire da un'altra epoca, è straordinario e il loro coraggio nel parlare apertamente lo catapulterà in una serie di eventi turbolenti e fraintendimenti. Le due generazioni si scontrano, mostrando modi di pensare e di vivere completamente diversi. 

Tuttavia sarà proprio attraverso la comprensione e l'accettazione delle loro differenze che Gabriel riuscirà a ritrovare se stesso. lo spettacolo ha fatto riflettere i ragazzi sul ruolo che ognuno di noi ha nella società e sull'importanza delle nostre scelte citando anche l'esistenzialismo di Sartre. "Le Garçon de Café" è stato molto bello e interattivo, a un certo punto hanno coinvolto anche noi ragazzi nella rappresentazione. Commenta Forniglia della IV B Denina: “È stata una bella esperienza per sentire parlare francese da persone madrelingua e, nonostante non capissimo tutte le parole, grazie al contesto e alla meravigliosa recitazione degli attori, si riusciva a capire la storia. Interessante è stato anche il dibattito finale con gli attori, perché noi abbiamo fatto domande a loro e loro a noi ed è stato un momento per fare una chiacchierata istruttiva”.

c.s.

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