Uno stanziamento di 7.5 milioni di euro per sviluppare in Piemonte l’innovazione tecnologica e la ricerca in agricoltura. Lo ha voluto l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni. Costituirà la dotazione finanziaria di un bando pluriennale di cui potranno beneficiare i Gruppi Operativi Pei-Agri attivi sul territorio regionale, ossia quei soggetti previsti dalla Politica Agricola Comune e dal Complemento di Sviluppo Rurale (Csr) che riuniscono imprese e soggetti pubblici e privati con l’obiettivo di sviluppare specifici progetti di ricerca e innovazione in agricoltura.
Spiega l’assessore Bongioanni: «La ricerca e l’innovazione in agricoltura sono in Piemonte oggi più che mai un asset imprescindibile per connettere in modo sempre più efficace competitività, qualità del prodotto, uso intelligente delle risorse, sostenibilità economica e ambientale. Basti pensare al lavoro che sta svolgendo in questo campo la Fondazione regionale Agrion, o al ruolo riconosciuto all’attività di ricerca dei Distretti del Cibo nel bando nazionale emanato dal ministro Lollobrigida. Con queste risorse andremo a finanziare al 100% i migliori progetti proposti da soggetti che dimostrano di saper unire le proprie rispettive competenze per portare l’agricoltura piemontese nel futuro».
Il bando fa riferimento alla programmazione del Csr 2023-27 e verrà pubblicato entro fine 2024. Ci saranno orientativamente tre mesi per presentare i progetti. Potranno partecipare Gruppi Operativi Pei-Agri (Partenariato Europeo per l'Innovazione in materia di produttività e sostenibilità dell'agricoltura) già attivi o costituiti ad hoc, composti da imprese agricole in forma singola o associata enti pubblici, imprese private attive nel settore della ricerca, formazione, Ict e consulenza; altri soggetti del settore agricolo, alimentare, dei territori rurali e della società civile, Università, enti strumentali, agenzie e società in house. È comunque obbligatorio che nel gruppo ci sia almeno un’impresa agricola per poter collaudare e testare in azienda e in campo l’innovazione.
I progetti dovranno avere un importo economico fra i 100mila e i 400mila euro. Il bando non finanzia l’innovazione intesa come acquisto di macchinari, sistemi o applicativi da parte della singola azienda agricola (la Regione prevede per questo altri bandi) ma lo sviluppo sperimentale di innovazioni tecnologiche non ancora presenti sul mercato, e anche innovazioni nell’ambito organizzativo e sociale del lavoro agricolo. I progetti finanziati dal precedente bando 2014-22 sono stati 22. Fra questi - poi diventati realtà grazie ai fondi regionali - prototipi di macchinari per la distribuzione di fitosanitari premiati all’Eima di Bologna e il sito web di una cooperativa di maiscultori che, grazie a rilevazioni satellitari, offre ai soci indicazioni pratiche sugli interventi in campo.
«Prevediamo un grande afflusso di progetti – conclude Bongioanni – perché in Piemonte la vocazione agricola e quella all’innovazione tecnologica sono due fronti che lavorano assieme da sempre per obiettivi comuni».