“L’annuncio della multinazionale Dana di aver dato mandato per vendere gli stabilimenti di Sommariva Perno e Cervere senza averne parlato prima con amministrazioni del territorio e sindacato è un atto di grave arroganza”. Così la vicepresidente nazionale del PD Chiara Gribaudo in merito alla notizia della fugura dismissione dei siti industriali italiani da parte della multinazionale Usa, anticipata nei giorni scorsi dal nostro giornale (leggi qui).
Continua la deputata cuneese: “Ci sono in ballo 400 posti di lavoro e 400 famiglie non dormiranno sonni tranquilli. Già oggi la Dana, in Italia, è in regime di cassa integrazione (contratto di solidarietà) che durerà ancora per il 2025. Raccogliamo anche le domande del sindacato che si chiede cosa succederà ai lavoratori quando saranno scaduti gli ammortizzatori e quali sono le reali motivazioni che spingono la multinazionale a vendere. Una strategia di mercato o una squallida operazione finanziaria per ingrossare il bilancio? Occorre avere rispetto del territorio, delle lavoratrici e dei lavoratori. Per questo chiedo che si formi immediatamente un tavolo di lavoro regionale per convocare l’azienda e chiedere con esattezza modalità e tempi della annunciata cessione.”
“Sappiamo - ragiona Gribaudo - come il settore dell’automotive stia vivendo un periodo di grande crisi e con esso tutto l’indotto e dunque il Governo deve aprire un tavolo sull'automotive, cancellare il taglio del fondo altrimenti continueremo a trovarci davanti a questo stillicidio di aziende in crisi o peggio che con la scusa della crisi provano ad approfittarsene sulla pelle dei lavoratori”.
“Oggi ho presentato una interrogazione parlamentare alla ministra Calderone e al ministro Urso per fare chiarezza e per sapere come intendano muoversi di conseguenza. Inoltre in accordo con il consigliere regionale Mauro Calderoni ci muoveremo anche sul piano regionale perché questo è un tema di vitale importanza per il nostro territorio e va affrontato a ogni livello”, conclude la parlamentare dem.