“Assurdo e inaccettabile il rifiuto dei francesi alla riapertura del Tenda in modalità “cantiere”, garantendo comunque la sicurezza dei transiti”.
Così il Senatore cuneese della Lega Giorgio Maria Bergesio commenta la scelta della Francia di non consentire il passaggio dei mezzi nel tunnel con senso unico alternato.
In seguito alla decisione della Francia, la galleria del Tenda quindi non aprirà entro fine 2024, come invece era stato preventivato. La conferma è giunta ieri dalla Conferenza intergovernativa, in occasione della quale i francesi hanno bloccato l'ipotesi di apertura anticipata della tratta in modalità di cantiere.
La scadenza slitta così ancora una volta: il ripristino dei collegamenti Italia-Francia lungo la valle Vermenagna avverrà probabilmente in primavera.
“Decisione di cui faranno le spese tante aziende cuneesi e cittadini che quotidianamente utilizzano il traforo e che avrà conseguenze assolutamente negative sul comparto neve della nostra provincia, che anche quest’inverno, per il quinto anno consecutivo, dovrà rinunciare al turismo proveniente da Francia e costa ligure - continua Bergesio -. E che non trova riscontro nel parere di ANAS, secondo cui ci sono le condizioni per la riapertura a senso alternato”.
“L’isolamento della nostra provincia non può continuare a causa di no puramente burocratici. Occorre riattivare il prima possibile la circolazione sul colle di Tenda. Da tempo seguo attentamente l’iter che sta portando finalmente alla riapertura di questo collegamento viario fondamentale per la viabilità piemontese, e mi farò portavoce in Parlamento affinché solleciti da parte dei francesi un cambio di rotta, perché il nostro turismo e le nostre aziende non possono più continuare a fare le spese di questa situazione”, conclude il Senatore Bergesio, che nella giornata di ieri ha effettuato un sopralluogo insieme al Viceministro Edoardo Rixi, al Governatore Cirio e ai vertici di ANAS.