Sport - 17 dicembre 2024, 16:10

Ciclismo. Il cheraschese Massimo Rosso dopo la rielezione alla presidenza di FCI Piemonte: "Puntiamo sui giovanissimi, confidando in un effetto Sinner anche nel nostro sport"

All'orizzonte tante gare, eventi di rilievo (come le tre tappe piemontesi che apriranno la Vuelta a España 2025) e l'obiettivo, da perseguire, di valorizzare i piccoli talenti, incentivando l'utilizzo della bicicletta e diffondendo l'amore per questo sport

Ciclismo. Il cheraschese Massimo Rosso dopo la rielezione alla presidenza di FCI Piemonte: "Puntiamo sui giovanissimi, confidando in un effetto Sinner anche nel nostro sport"

Fresco di rielezione, il cheraschese Massimo Rosso ha da poco iniziato un nuovo quadriennio alla presidente di FCI Piemonte

A coadiuvarlo nell'impegnativo compito i vice presidenti Ivano Leone e Pierfranco Gugliermetti, oltre ai consiglieri Gabriella Ambrosi, Giancarlo Origlia, Marco Rocca, Roberto Brusaschetto.

All'orizzonte tante gare, eventi di rilievo (come le tre tappe piemontesi che apriranno la Vuelta a España 2025) e l'obiettivo, da perseguire, di valorizzare i piccoli talenti, incentivando l'utilizzo della bicicletta e diffondendo l'amore per questo sport.

Abbiamo posto alcune domande al rieletto presidente pochi giorni dopo il pronunciamento dell'Assemblea regionale elettiva del CR Piemonte.

Lo scorso 7 dicembre è stato rieletto presidente di FCI Piemonte, quale soddisfazione prova nell'essere stato confermato dai votanti?

"Davvero una grande e bella soddisfazione. Su 125 voti disponibili 117 erano a mio favore, quindi quasi la totalità. Sono molto contento di questo risultato elettorale. Anche i vicepresidenti e i consiglieri sono stati confermati, motivo per cui possiamo parlare di un bel risultato di squadra. Riteniamo che sia stato riconosciuto e premiato il lavoro svolto nello scorso quadriennio. Le società sono soddisfatte. Abbiamo puntato sui giovani e sulla multidisciplinarietà, per un ciclismo a 360 gradi.”

Obiettivi principali del prossimo quadriennio

Uno su tutti, incrementare i numeri del ciclismo tra giovani e giovanissimi, portando più bambini a gareggiare. A livello nazionale si registra una contrazione dei numeri, penso più che altro a motivi legati alla sicurezza. Sarà importante il lavoro con le società sul territorio per creare spazi protetti dove è possibile andare in bici. La pista di BMX di Verbania è un buon esempio.”

Il passaggio delle grandi manifestazioni ciclistiche sul territorio cuneese e piemontese, come Giro, Tour o Vuelta, cosa lasciano al vostro movimento?

Certi grandi eventi possono rappresentare uno stimolo importante per i più piccoli. È una dimanica naturale, che si verifica quando un bambino vede un grande campione, magari alla partenza o all’arrivo di determinate corse. Speriamo in un effetto Sinner, per spingere i giovani all’emulazione così come accaduto con il tennista, la cui federazione sta conoscendo un boom di iscritti. E’ quello che accadde con Tomba nello sci, con Pantani nel ciclismo, con Ronaldo e altri campioni nel calcio.”

In provincia di Cuneo e più in generale in Piemonte ci sono tanti campioni e campionesse come Elisa Balsamo, Elisa Longo Borghini, Filippo Ganna, Matteo Sobrero. Riescono ad essere fonte di ispirazione per i ciclisti in erba?

“Assolutamente si. Sono di grande esempio per tutti i nostri tesserati, per noi sono fondamentali. Parliamo di bravi ragazzi e ragazze, tutti dotati di grande umiltà e disponibilità come vediamo in ogni occasione, a premiazioni o iniziative varie a cui partecipano volentieri.”

Cosa avete in programma per incentivare i più piccoli a praticare il ciclismo?

Iniziative come il progetto Gioco Ciclismo che consente a bambini non tesserati di farlo poco prima della gara e mettersi così subito in gioco. Più in generale cerchiamo di dialogare sempre di più con le istituzioni per avere massima attenzione al ciclismo, dal punto di vista della sicurezza e non solo.“

Che posizione avete e quali iniziative pensate di mettere in campo per sensibilizzare sulla sicurezza su strada dei ciclisti?

“L’introduzione, nel nuovo codice della strada, dell’obbligo per gli automobilisti di mantenere un metro e mezzo di distanza da una bici in caso di sorpasso è frutto di un percorso lungo, finalmente raggiunto. Ma, ribadisco, è necessario un proficuo dialogo con le amministrazioni locali per dare la possibilità ai bambini di gareggiare in un contesto protetto.”



 

sdl

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