Politica - 17 dicembre 2024, 12:08

Cavallermaggiore, la minoranza chiede chiarimenti sul cambio della toponomastica nelle frazioni

I consiglieri Voghera, Barabesi, Nero e Druetta fanno loro la richiesta avanzata dall’ex vicesindaco Tosco a proposito delle storiche cascine presenti sul territorio comunale

Chiara Voghera

Chiara Voghera

Chiara Voghera, capogruppo di minoranza in Consiglio comunale a Cavallermaggiore e i colleghi Paolo Barabesi, Dario Nero e Carla Druetta, facendo seguito alla richiesta avanzata dall’ex vicesindaco Lorenzo Tosco,  hanno presentato un’interrogazione al sindaco Davide Sannazzaro in merito alla modifica della toponomastica delle frazioni.

La questione riguarda in particolare la cancellazione delle denominazioni delle località delle cascine storiche presenti sul territorio comunale.

Scrivono gli interroganti, rivolti al sindaco:

“A seguito della notizia apparsa su TargatoCN e da segnalazioni di molti cittadini residenti nelle località sparse del territorio di Cavallermaggiore con la presente chiede una risposta scritta urgente in merito alla questione relativa alla denominazione e/o modifica di nuove vie e strade presenti sul territorio comunale.

Il Regolamento relativo alla istituzione della Commissione Toponomastica è stata deliberata dal Consiglio Comunale in data 3 febbraio 2021 nel precedente mandato amministrativo da Lei presieduto.

Nel Regolamento viene puntualizzato che i provvedimenti relativi alla denominazione di vie e luoghi aperti alla circolazione sono delegati alla Giunta Comunale che si avvale della Commissione Toponomastica che è composta da undici componenti, tra questi un Presidente ed un Segretario.

La Commissione esprime un parere, obbligatorio, tra gli altri per la denominazione di nuove strade e per la modifica della toponomastica esistente.

Proprio in merito alle modifiche della toponomastica esistente (al riguardo delle cascine e località sparse) la sottoscritta che è componente della Commissione, non ne ha mai sentito parlare, così come altri commissari. Il tema delle riunioni è sempre e solo stato concentrato a trovare le denominazioni adeguate per le vie delle Frazioni Madonna del Pilone e Frazione Foresto compresa, per quest’ultima, l’area artigianale. Ne è prova la lettera inviata da Lei Signor Sindaco in data 14 marzo 2022 dove non si fa alcuna menzione delle cascine e località del territorio.

Per questa ragione è stata completamente disattesa la norma che vincola la Commissione ad esprimere dei pareri che tengano conto e tuteli la memoria storica della Città e del suo territorio in modo da rispettare l’identità culturale e civile dell’intera comunità. Cancellare in un baleno, come afferma l’ex Vicesindaco Lorenzo Tosco, le Località Rivaira, Generala, Camparaudo, Bertauda, Fontanile, Monte di Pietà, Craveri, Vivalda, San Grato, Spessa Sottano e Spessa Soprano, Salerie e molte altre è un provvedimento assolutamente inconcepibile. Tutta la questione relativa alle cascine/località sparse è stata gestita solo dalla ditta Technical Design srl di Cuneo senza nessun tipo di indirizzo da parte della Commissione Toponomastica.

La richiesta di revoca/correzione della delibera della Giunta Comunale del 14 novembre, resa immediatamente esecutiva, fatta dall’ex vicesindaco Lorenzo Tosco anche per conto di molti residenti, come gruppo di minoranza la condividiamo pienamente e ci dà lo spunto per avanzare una setrie di quesiti”.

Gli esponenti della minoranza vogliono sapere:

1) Come si giustifica la convocazione di riunioni con i cittadini prima con quelli di Località Rivaira in data 18 novembre 2024 e successivamente con Località Trebbiè in data 12 dicembre 2024 per illustrare la proposta di nuova intitolazione delle vie quando in pratica la delibera era già stata fatta e dichiarata immediatamente esecutiva il 14 novembre 2024?

2) Per quali ragioni è stata dichiarata immediatamente esecutiva la delibera di Giunta?

3) La Giunta Comunale è a conoscenza del fatto che una strada sita nel territorio di Marene è stata denominata Via Santa Rosalia anziché denominarla semplicemente Località Bertauda che è l’attuale denominazione?

4) La Giunta Comunale è a conoscenza del fatto che molte strade non comunali ma vicinali e/o private sono state denominate? Via Rivaira, Via Pasco Grosso tanto per citarne alcune?

5) Ad oggi qual è stata la spesa sostenuta per l’operazione e a quanto ammonterà l’esborso totale del Comune di Cavallermaggiore per completare quanto deliberato dalla Giunta Comunale?

6) Quali saranno le spese che i cittadini residenti nelle case sparse e le varie aziende dovranno sostenere per aggiornare i propri indirizzi nei confronti di Agenzia delle Entrate – Catasto, C.C.I.A.A., VV.FF., ARPA, ASL, utenze varie? Senza contare il lavoro degli uffici comunali per aggiornamento cartelle elettorali, documenti e certificati.

7) La sottoscritta capogruppo non ha mai ricevuto le convocazioni, con l’O.d.G, né copia dei verbali della Commissione Toponomastica e con l’occasione ne chiede copia.

Fatta questa lunga serie di richieste la minoranza avanza la richiesta “di confermare le intitolazioni delle vie ubicate nei centri abitati di Frazione Madonna del Pilone e di Foresto e dell’area artigianale del Foresto. Di rivalutare la denominazione delle vie riportate nella delibera di Giunta e di confermare tutte le località /cascine storiche sparse attualmente presenti sul territorio comunale seguendo i suggerimenti emersi in questi giorni da molti cittadini cavallermaggioresi. Tali indicazioni – aggiungono - dovranno essere valutate, ai sensi del Regolamento della Commissione Toponomastica”

Redazione

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