Attualità - 17 dicembre 2024, 07:10

Cuneo, sul nuovo ospedale il Comune apre a un confronto pubblico con i cittadini: "Necessario per fare chiarezza. Ma basta confondere interesse e ruoli"

In Consiglio il punto, a fine anno, delle vicende che hanno riguardato il progetto di costruzione del nosocomio unico. Diversi, in minoranza, chiedono che il Comune "batta i pugni" in Regione

Patrizia Manassero e il presidente Alberto Cirio - foto di repertorio

Patrizia Manassero e il presidente Alberto Cirio - foto di repertorio

Nell’ambito di un accesso agli atti richiesto per un’azienda privata in cui non ha partecipazione il Comune vale quanto un privato cittadino: i documenti che avete avuto voi consiglieri, con le linee nere sopra i dati, li abbiamo avuti anche noi”. A parlare è la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero, che nel Consiglio comunale di dicembre ha commentato gli ultimi sviluppi sull’iter di realizzazione – ormai settennale – del nuovo ospedale unico della città, in frazione Confreria.

Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia) ha presentato una richiesta d’informazione tramite un’interpellanza specifica, con la quale prima di tutto si accusa la Regione di una generale mancanza di trasparenza: “Del respingimento del progetto pubblico privato da parte dell’Agenzia ospedaliera l’abbiamo saputo dai giornali – ha detto -. E l’accesso agli atti ha portato con sé documenti pesantemente oscurati e parziali, su cui cala l’ombra del ricorso al TAR avanzato dalla Inc proponente del progetto (che bloccherà qualunque lavoro di progettazione)”.

L’amministrazione comunale continua nel suo immobilismo rispetto all’agire dell’ente regionale – aggiunge Bongiovanni -: sono anni che, sul progetto, si fanno parole e promesse non rispettate, che ora ci lasciano con un pugno di mosche in mano. Basta farsi prendere in giro, l’unica cosa che funziona è battere i pugni sul tavolo, pretendere delle risposte concrete”.

La sindaca: "I ruoli sono diversi dall'interesse"
La sindaca Manassero – nonostante l’avvicinarsi delle feste natalizie – si è dimostrata nel proprio intervento tutt’altro che accomodante: “Sono stufa di parole che esulano la polemica politica e confondono ruoli e responsabilità – ha detto -. Ognuno, qui, sa bene quali siano i ruoli e a chi afferiscano; una cosa è l’interesse, un’altra sono le responsabilità. Ringrazio i consiglieri che ‘hanno fatto i conti’ del progetto pubblico privato ma non era responsabilità loro o di questo consesso – ha aggiunto Manassero -: ci state imputando, a posteriori, di non aver fatto un lavoro che avremmo anche avuto interesse a fare ma non rientrava nella nostra disponibilità”.

La sindaca ha poi sottolineato come anche loro abbiano saputo del respingimento dai giornali provinciali, scoperta a cui a stretto giro hanno fatto seguire un incontro in Prefettura sul tema. E ricordato come – per conferma dello stesso presidente regionale Alberto Cirio – i 20 milioni di euro per la stesura e la pubblicazione del bando pubblico sono stati finanziati, e il documento troverà ufficializzazione tra gennaio e febbraio.

Il ricorso al TAR ci preoccupa ma anche qui non siamo noi a poter giudicare o evitare all’ospedale questa situazione – ha concluso la sindaca, confermando che nel prossimo anno verrà realizzato un momento di confronto ufficiale pubblico, sul tema, con la popolazione -. Rimane la forte intenzione di volere un nuovo ospedale per la città di Cuneo. I dati di Agenas che vedono il S. Croce e Carle in testa alla classifica dei nosocomi italiani, ci confortano e inorgogliscono ma sappiamo che l’ospedale, quello di oggi e quello futuro, richiede manutenzione e aggiornamenti continui”.

"Non siamo vittime di questa situazione, ma l'abbiamo provocata e cercata"
Ad assicurare il consesso cittadino in merito all’impossibilità per Inc di raggiungere davvero il risarcimento richiesto il decano – ed ex primario – Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni): “In questi anni in pochi hanno proposto strade alternative, che si stanno rivelando non così tanto campate per aria: sono passati sette anni dalla convocazione della commissione temporanea speciale e non si sa ancora nulla. Gli unici che sembrano non capirlo sono i membri della classe dirigente cuneese. La salute pubblica non si basa sulla costruzione di nuovi ospedali, sbandierarne da 11 a 14 come fa la Regione è un’idiozia totale”.

La città non ha subito questa situazione ma l’ha provocata, cercata e contribuito alla sua sussistenza – ha aggiunto Beppe Lauria (Indipendenza!) -.

O non ci avete detto delle cose, e quindi continuate a essere corresponsabili, o non le avete capite e dovete fare un mea culpa e, da questo punto in avanti, preoccuparvi di coinvolgere nella partita persone che possano capirle”.

In diversi colgono l’occasione per sottolineare come la sindaca non sia stata particolarmente incisiva, in questi anni, nel proprio ruolo – ha concluso poi Giancarlo Boselli (Indipendenti) -: l’ospedale è il migliore d’Italia, ok, ma non potremmo bearci di questo risultato per troppo tempo, serve prendere decisioni concrete. Anche perché di concreto, nella soluzione frazionale, non c’è nulla“.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A DICEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU