Eventi - 09 dicembre 2024, 19:59

Saluzzo Jazz Fest: tre giorni di musica, cultura e grandi emozioni

Conclusa con successo la seconda edizione del festival al Monastero della Stella, un viaggio immersivo attraverso i miti del jazz, dalla tradizione all'innovazione

Saluzzo Jazz Fest: tre giorni di musica, cultura e grandi emozioni

Si è conclusa ieri, domenica 8 dicembre, la seconda edizione del Saluzzo Jazz Fest, che per tre giorni ha trasformato il Monastero della Stella in un vero e proprio tempio del jazz. L’evento, parte del progetto Jazz Vision e diretto dal maestro Luigi Martinale, ha attirato un pubblico numeroso e variegato, composto sia da appassionati conoscitori del genere che da curiosi desiderosi di approfondire la conoscenza del genere.

Grazie all’innovativa formula di lezioni-concerto e alla proiezione di immagini sui muri del Monastero, il festival ha offerto tre eventi immersivi che hanno condotto gli spettatori in un affascinante viaggio musicale e culturale.

Dalle atmosfere del jazz manouche degli anni '30 alle leggende della musica come Django Reinhardt, Duke Ellington e Miles Davis, il programma ha esplorato il jazz in tutte le sue sfaccettature.

La serata inaugurale, venerdì 6 dicembre, ha visto protagonisti l’Hot Club ëd Turin e il loro “Hot Swing à l’ancienne”. Il quintetto, guidato da Giangiacomo Rosso alla chitarra solista, ha reso omaggio a Django Reinhardt, il leggendario chitarrista che, nonostante un grave incidente, riuscì a rivoluzionare la musica gitana fondendola con il jazz. Il repertorio del gruppo ha saputo alternare tradizione e modernità, evocando l’atmosfera degli anni '30 ma con un tocco contemporaneo.

Sabato 7 dicembre è stata la volta di Andrea Pozza, uno dei pianisti più rinomati della scena jazz italiana. Nella serata dedicata alla serie “Jazz Visions Piano Solo”, Pozza ha omaggiato alcuni dei grandi maestri del jazz, tra cui Duke Ellington, Thelonious Monk, George Gershwin, Billy Strayhorn e Jimmy Rowles. Il suo concerto ha emozionato il pubblico con un repertorio ricco di storia e di sentimento, dimostrando ancora una volta la profondità e la bellezza del linguaggio musicale jazzistico.

Il festival si è concluso domenica pomeriggio con l’incontro multimediale “Parlare di Jazz – Jazz e Motori”, condotto da  Luigi Martinale.

Durante l’evento, Martinale ha raccontato la storia musicale e la passione di Miles Davis per le auto sportive, intrecciando musica, immagini e aneddoti personali per tratteggiare il ritratto di una delle figure più eclettiche del XX secolo.

A chiudere l’incontro, il maestro ha eseguito due celebri brani al pianoforte, “Stella by Starlight” e “All Blues”, immergendo i presenti in un’atmosfera magica e profondamente jazzistica.

Il Saluzzo Jazz Fest ha dimostrato ancora una volta di essere un evento di grande rilievo per il panorama musicale italiano, capace di unire tradizione e innovazione e di avvicinare un pubblico sempre più ampio al mondo del jazz. Con l’entusiasmo suscitato da questa seconda edizione, il festival dà appuntamento al prossimo anno, promettendo nuove emozioni e una nuova immersione nel magico universo del jazz.

Anna Maria Parola

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