Attualità - 07 dicembre 2024, 12:47

Riunione plenaria di CIA Cuneo al Centro Cicogne di Racconigi

Il direttore Igor Varrone: Ottimi risultato nel 2024 e tanti progetti di sviluppo"

Riunione plenaria di CIA Cuneo al Centro Cicogne di Racconigi

Igor Varrone, direttore provinciale di Cia Cuneo, ha illustrato l’organigramma dettagliato dell’associazione, riferendo sull’andamento dell’annata dal punto di vista delle risorse umane, del giro d’affari, dei servizi alle aziende associate e alle persone, dei progetti e delle prospettive per il nuovo anno.

Ad approfondire la situazione delle singole attività, sono intervenuti i tre vicedirettori provinciali Filomena Sammarco, Daniela Destefanis e Silvio Chionetti, insieme ai nove responsabili di settore.

"Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti sul campo dalla nostra Organizzazione – ha detto Varrone -, i numeri delle aziende associate è in costante aumento, così come quello dei dipendenti che la nostra Organizzazione mette a loro servizio. Siamo un’ottima squadra, motivata e in piena espansione".

La riunione è stata preceduta da una visita guidata al Centro Cicogne.

"Anche la scelta di questo luogo per l’assemblea plenaria – ha osservato Varronenon è casuale, perché vuole dare un segnale di attenzione verso un modello di agricoltura multifunzionale, sostenibile sul piano ambientale e culturale, oltre che economico e professionale, che corrisponde in pieno alla filosofia di Cia Agricoltori italiani".

Il Centro Cicogne nasce nel dicembre del 1985 per la reintroduzione della Cicogna bianca, specie estinta dall'Italia come nidificante dal Settecento. Nel 1989, il Centro ha intrapreso il progetto Anatidi, mirato alla protezione di specie di anatre, oche e cigni rare o in pericolo di estinzione. In questo senso è stato avviato il progetto LIPU per la reintroduzione del Gobbo rugginoso, un'anatra tuffatrice estinta in Italia dagli anni Settanta.

Dal 1995, considerando anche gli interventi comunitari mirati alla salvaguardia della biodiversità attraverso la creazione di zone umide, il Centro ha promosso una serie di interventi rivolti al ripristino di aree umide, finalizzate alla sosta degli uccelli migratori e, in particolare, dei limicoli, i piccoli trampolieri che frequentano le paludi. Ad una prima area di soli due ettari, ora il Centro sta affiancando un ulteriore ampliamento di circa 15 ettari, per offrire agli uccelli una zona sicura e tranquilla dove sostare durante i movimenti migratori. Qui, attraverso capanni di osservazione e percorsi schermati, è possibile dedicarsi al birdwatching, l'osservazione degli uccelli nei loro habitat, ed effettuare così anche interessanti osservazioni sul comportamento degli animali, utili per la ricerca scientifica.

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