Martedì 10 dicembre. Questa la data nella quale, dopo il primo confronto tenuto lo scorso venerdì 29 novembre, la Regione Piemonte incontrerà i vertici internazionali di Diageo.
A darne notizia l’assessore regionale al Lavoro Elena Chiorino, che nella giornata di ieri, 4 dicembre, ha risposto all’interrogazione a risposta immediata presentata dalla consigliere regionale cuneese Giulia Marro.
"La Regione ha immediatamente istituito un tavolo coordinato dal presidente di cui fanno parte la Provincia di Cuneo, i Comuni di Santa Vittoria d'Alba, Alba e Bra e i rappresentanti dell'azienda unitamente a Confindustria Cuneo – ha ricordato Chiorino –. Un primo incontro si è svolto alla presenza dei rappresentati dell'azienda lo scorso 29 novembre: la decisione di chiudere lo stabilimento a giugno 2026 che ci è stata comunicata come irrevocabile: abbiamo risposto loro che per il Piemonte e per il territorio questa posizione è irricevibile. Durante l'incontro, infatti, non sono emerse motivazioni legate alla produttività del sito di Santa Vittoria d'Alba, né delle sue performance che anzi sono state riconosciute dall'azienda, ancora recentemente, come efficienti e di qualità. Se, infatti, lo stabilimento è sostenibile, non si può accettarne la chiusura perché il profitto è giusto, ma solo nel rispetto delle persone e del loro lavoro. La decisione di chiudere risulta quindi per noi irricevibile e inspiegabile e per questo abbiamo chiesto di incontrare il prima possibile i vertici della multinazionale per entrare nel merito delle motivazioni".
"Come il territorio compatto ha affrontato la crisi della Diageo nel 2017 – ha proseguito l’esponente della Giunta Cirio –, arrivando a un esito positivo, allo stesso modo ora siamo determinati a fare fronte comune per evitare la chiusura e garantire la continuità produttiva dello stabilimento e dei 349 posti di lavoro".
Da qui la richiesta un nuovo incontro coi vertici internazionali della multinazionale britannica. "Fin dal giorno in cui l'azienda ha comunicato la sua decisione – ha aggiunto Chiorino -, la Regione è in contatto diretto e costante con il ministro Urso, che segue con grande attenzione l'evolversi della vicenda. Il nostro obiettivo è preservare il livello occupazionale e garantire il massimo supporto alle persone coinvolte".
Convocati dalla Regione due giorni dopo, per giovedì 12 dicembre, i segretari provinciali di Flai-Cgil Loredana Sasia, Fai-Cisl Antonio Bastardi e Uila-Uil Alberto Battaglino, le sigle del comparto alimentare coinvolte nella vertenza, hanno intanto chiesto alla Regione di poter prendere parte direttamente all’incontro con l'Ad insieme alle Rsu aziendali. "Le segreterie – si legge in una nota – ritengono di fondamentale importanza la propria presenza a tale tavolo al fine di garantire il coinvolgimento di tutte le parti sociali".