Copertina - 01 dicembre 2024, 00:00

AFP di Dronero, la scuola professionale dove tutto è iniziato 70 anni fa

La direttice Laura Demaria: “Formiamo i ragazzi per il mondo del lavoro nei settori meccanico ed elettrico sulle orme di Don Michele Rossa”

La direttrice dell'AFP di Dronero Laura Demaria

La direttrice dell'AFP di Dronero Laura Demaria

Da settanta anni l'AFP, Azienda di Formazione Professionale di Dronero, è uno dei più importanti poli della formazione professionale in Piemonte. Conta quattro sedi (due a Dronero, una a Cuneo e una a Verzuolo), sessanta dipendenti, centoventi consulenti professionali e oltre duemila persone formate all'anno.

Oggi andiamo a conoscere il Centro di Formazione Professionale di Dronero dedicato al fondatore Don Michele Rossa. Nacque come “Centro di addestramento al lavoro” nel lontano 1954, poi si è trasferito a Dronero, in via Meucci 2, negli anni ’60. Eroga percorsi formativi nei settori meccanico ed elettrico e rappresenta la sede dove tutto è cominciato.

Da tre anni la direttrice è Laura Demaria, entrata in azienda vent'anni fa nelle vesti di insegnante, prima come collaboratrice e poi come tutor.

Lei dirige il CFP intitolato a Don Michele Rossa. Una bella responsabilità, soprattutto per chi, come lei, ha conosciuto personalmente il “Don Bosco della val Maira” quando era appena una bambina.

L'ho conosciuto e anche bene. Sono di Dronero e ho sempre partecipato alla vita della parrocchia.

Don Rossa, come sacerdote e nel ricordo di chi allora era bambino, era una figura diversa, un uomo molto dolce. Nei confronti dei più piccoli prestava molta attenzione. C'era un gesto che faceva solo lui durante le confessioni: a noi bambini teneva le mani, ci ascoltava e si rivolgeva con parole rassicuranti. Un gesto molto caro. Ecco perchè ho un affetto particolare per questo centro. Qui è dove è cominciato tutto. Per questo sento una grande responsabilità nel portar avanti i valori cristiani, nel ricordo di Don Rossa.

Entriamo nel dettaglio. Quali sono i numeri del CFP di Dronero e quali i percorsi erogati agli studenti?

Seguiamo circa 140 i ragazzi suddivisi in sette classi, quindi circa una ventina per classe. Il CFP di Dronero “Don Michele Rossa” eroga percorsi formativi nei settori meccanico ed elettrico: la qualifica triennale di Operatore alle macchine utensili e quella di Operatore elettrico. Inoltre, è attivo il Diploma (IV anno) di Tecnico per l’automazione industriale. Garantisce altresì la formazione relativa alla meccatronica, informatica, professioni socio-sanitarie e all’apprendistato. Presso il CFP è presente lo sportello di orientamento e quello dei Servizi al lavoro (SAL).

Apparentemente corsi molto maschili, eppure la presenza femminile si fa sentire.

Proprio come a Verzuolo, abbiamo alcune ragazze che frequentano corsi prettamente maschili. Soprattutto nel settore elettrico perchè c'è una forte richiesta per il montaggio dei componenti, e nei negozi di materiale elettrico e illuminazione. Le ragazze sono infatti molto precise e il mondo del lavoro cerca queste figure al femminile.

Ci sono anche tanti studenti di origine straniera.

A Dronero abbiamo un'alta percentuale di stranieri, circa il 17/18%, soprattutto nelle classi della meccanica. Ci tengo a sottolineare la buona inclusione del nostro centro. Proprio lo scorso anno, su idea dei ragazzi, abbiamo sperimentato un pranzo multietnico nel periodo natalizio con cibi e ricette da ogni angolo d'Italia e del mondo. Un incontro di culture davvero ben riuscito che sicuramente riproporremo anche quest'anno.

Ad aiutarci c'è poi un aspetto che ci caratterizza rispetto agli altri Centri. Abbiamo spazi grandi: un vasto giardino esterno e una bella area accoglienza al piano terra dove i ragazzi hanno la possibilità di fermarsi per il pranzo e la pausa intervallo. Abbiamo messo il ping pong e il calcio balilla. Per i momenti di gioco e di svago, a cementare l'integrazione e l'inclusione.

Del resto l'inclusione è uno dei principi fondanti di Don Rossa e del mondo cristiano.

Nel nostro Centro l'impronta cristiana si sente. Oltre alla laurea in Scienze Politiche, ho una formazione specifica grazie alla laurea in Teologia che ho conseguito in età adulta. Dunque qui mi sento al mio posto, soprattutto dopo l'affiliazione con i Salesiani.

Portiamo avanti il valore dell'accoglienza, dell'inclusione e del rispetto verso gli altri.

Inoltre vogliamo riportare alla realtà alcuni simboli che normalmente nelle scuole non si vedono.

Al CFP di Dronero il presepe non manca mai a Natale. E questo non genera problemi con altre religioni. I ragazzi hanno partecipato con l'allestimento delle luci.

Abbiamo poi officiato una Messa in ricordo di Don Rossa, inserita nell'ambito delle lezioni didattiche. Chi ha piacere di venire, viene. Nel rispetto di ogni cultura e di ogni religione.

Non a caso, tra gli eventi per il Settantenario di AFP, il più prestigioso è stato proprio quello organizzato a Dronero con il convegno che ha raccolto tutti i centri salesiani italiani per celebrare il modello educativo della formazione professionale.

L'evento del 12 aprile è stato per noi un momento molto importante e significativo. Dopo l'incontro al teatro Iris, c'è stata la visita di circa 50 direttori dei Centri Salesiani provenienti da tutta Italia nelle nostre aule e nei nostri laboratori. Sono stati guidati dai ragazzi e questo è stato motivo di grande orgoglio. I nostri studenti si sono messi in gioco, li hanno accompagnati per due ore. Non ce ne dimenticheremo mai. Quanta soddisfazione nel vedere la collaborazione fattiva tra allievi e docenti in una atmosfera semplice in stile salesiano che ti lascia un segno e un ricordo profondo!

L'obiettivo, per una azienda come la vostra, è quella di insegnare un mestiere ai ragazzi. Qual è la percentuale di impiego per chi termina il percorso professionale?

Abbiamo un'alta percentuale di ragazzi che, al termine del quarto anno, decidono di proseguire e ottenere il diploma. Soltanto l'anno scorso sono stati 12 su 20, un dato molto positivo. Dopo il diploma, li vediamo tutti collocati, chi nel mondo del lavoro e chi torna da noi per completare il percorso con l'anno di specializzazione di Progettista Meccatronico.

Un corso di specializzazione rivolto ai neodiplomati che rappresenta un vero e proprio fiore all'occhiello per il vostro centro.

Il corso di Progettista Meccatronico, della durata di 1.000 ore di cui 400 di stage, è decisamente interessante. Offre elevate competenze tecniche che possono aprire le porte a numerose opportunità professionali. Il corso si rivolge a diplomati/qualificati in ambito tecnico industriale e viene progettato e realizzato in collaborazione con le aziende del territorio che non solo si rendono disponibili ad accogliere i ragazzi in stage, ma anche a fare interventi in laboratorio. Un corso che fornisce davvero ottime prospettive occupazionali.

L'automazione è una vostra peculiarità. Tanto che avete pensato anche ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado con un laboratorio di robotica a scopo didattico.

Lo abbiamo inaugurato l'anno scorso. Si differenzia rispetto a quello dei Progettisti Meccatronici proprio perchè didattico e pensato per un primo approccio alla robotica. È utilizzabile per progetti in collaborazione con altri Comuni per diminuire la dispersione scolastica. Abbiamo avuto un bel riscontro. Rappresenta l'innovazione didattica e un modo corretto di avvicinarsi alle nuove tecnologie, pensato appunto per la fascia delle scuole medie e del primo anno di superiori. Insomma, un approccio semplificato alla robotica per iniziare anche ad affrontare discorsi sull'Intelligenza Artificiale.

Come gestite il rapporto con le famiglie dei vostri allievi?

È molto importante il ruolo del tutor, comune a tutti i nostri Centri. Una persona che affianca e motiva i ragazzi. Ma non solo. È fondamentale anche per instaurare un rapporto positivo con le famiglie, soprattutto quelle straniere. C'è un approccio continuativo per coinvolgerli che genera un ritorno positivo, un rapporto diretto e personale con loro. Puntiamo tutto sui colloqui in presenza e l'aspetto umano.

Formate i giovani per il mondo del lavoro ma li accompagnate anche in un percorso di crescita personale, facendo loro acquisire soft skill.

Certo, come in tutti i Centri lavoriamo molto sulla formazione interiore dei ragazzi. Anche noi partecipiamo spesso a iniziative su fronti trasversali, come il Ponte del Dialogo a Dronero, poi visite in azienda, e incontri con istituzioni.

Per aprire la mente cosa c'è di meglio che viaggiare? Da tempo avete attivato per ragazzi e docenti il progetto Erasmus.

I nostri allievi hanno la possibilità di frequentare un tirocinio all'estero nell'ambito del progetto Erasmus, in una azienda del settore per cui hanno studiato. Negli anni passati abbiamo fatto esperienze a Valencia, in Spagna. Un viaggio di lavoro completamente gratuito, davvero un'ottima opportunità per i nostri ragazzi che hanno toccato con mano una diversa realtà professionale per tre settimane, accompagnati da un docente.

Lo stesso vale per il nostro staff. L'anno scorso abbiamo aderito ad un progetto Erasmus a Bruxelles per i docenti di inglese. Ci sono importanti possibilità di aggiornamento con incontri in Europa per il confronto e la condivisione di metodologie didattiche innovative.

Infine i nostri ragazzi partecipano ogni anno al “Concorso Nazionale dei Capolavori” organizzato dal Centro Nazionale Opere Salesiane. Un'esperienza bellissima per loro che spesso non hanno la possibilità di viaggiare. Chi partecipa trascorre una settimana presso un centro salesiano italiano, imparando e formandosi.

Tra i corsi pensati per gli adulti disoccupati spicca una novità, quella del corso di cucito.

Proprio così, rappresenta una sfida nuova per noi. È la prima volta che in AFP si attivano corsi di cucito. Il nuovo laboratorio è stato allestito lo scorso anno ed è nato dall'esigenza di associazioni di volontariato del territorio di formare donne straniere in questo campo. Una attività che serve perchè oggi c'è sempre meno manualità. Il primo corso da 50 ore è partito con una decina di persone e finirà prima di Natale, ma ne faremo altri.

Una novità che attesta il vostro forte legame col territorio.

Noi abbiamo un rapporto diretto e costante con aziende, istituzioni, con la Chiesa e le parrocchie del territorio. Ad esempio collaboriamo anche per l'estate ragazzi organizzata dall’oratorio e dal Comune di Dronero, ospitando i giovani nei nostri spazi durante le vacanze scolastiche.
Dialoghiamo poi con associazioni di volontariato del territorio, non solo quelle legate alla Chiesa.

Lei è direttrice del CFP di Dronero da settembre del 2022, ma nasce come insegnante e tutor. Le è servito questo percorso per andare a ricoprire oggi il difficile ruolo di dirigente scolastico?

Io sono entrata in azienda vent'anni fa come collaboratrice. Nasco come insegnante per la parte di informatica e di diritto. Ho visto la realtà da esterna e mi è piaciuta fin dall'inizio: un modo di lavorare e di attenzione verso la persona che non trovi ovunque. Da insegnante avevo grande soddisfazione proprio per il rapporto con gli allievi, anche quelli adulti. Un aspetto che mi è tornato molto utile per il lavoro di direttrice. Senza contare la grande collaborazione con tutti i colleghi del Centro, tutti orientati all'obiettivo comune di formare i ragazzi al meglio per il mondo del lavoro e la vita fuori dalla scuola.

Nel 2019 sono diventata tutor. Da direttrice, oggi mi manca il rapporto in aula, ma sono molto presente nelle classi e nei corridoi. Non sono di certo la preside che i ragazzi non conoscono.

Cristina Mazzariello

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