Politica - 27 novembre 2024, 19:21

Violenza donne, Gribaudo (Pd): "Importante sostenere centri antiviolenza"

Così la deputata a margine della conferenza stampa organizzata dalla cooperativa sociale Fiordaliso sul tema della case rifugio

Oggi alla Camera abbiamo ricevuto la consegna, simbolicamente, delle chiavi e una targa con la Nona Casa e delle storie di donne che sono uscite dalla spirale della violenza. Eva Garelli, operatrice antiviolenza e Pietro Vertamy, esperto di cammini ci hanno portato la loro testimonianza, hanno fatto un percorso di oltre 900 chilometri da Cuneo a Roma, per sensibilizzare le comunità che incontravano sul territorio nazionale per aprire una nona casa, appunto, una casa rifugio in sostegno alle donne vittime di violenza. Ascoltare loro insieme a Giulia Giordano, presidente della Cooperativa Fiordaliso che ha promosso l’iniziativa, è stato veramente un momento toccante e importante e che ancora una volta ci ricorda quanto bisogna sostenere i centri antiviolenza e i percorsi che liberino le donne da una condizione di violenza. La loro presenza alla Camera dei Deputati mi ha ricordato come spesso facciamo le leggi ma a volte ciò non basta, perché occorre stanziare le risorse necessarie perché queste leggi siano applicabili. Questo è un problema per le organizzazioni e per le donne medesime che non vedono sostenuto il loro percorso e questo rischia di essere una violenza nella violenza”. Così la deputata dem Chiara Gribaudo, presidente della commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro, a margine della conferenza stampa organizzata dalla cooperativa sociale Fiordaliso sul tema della case rifugio per le donne.

Durante la conferenza stampa Eva Garelli ha dichiarato che “abbiamo voluto portare simbolicamente la chiave della nona casa a Roma perché è qui che raccolgono le istanze di tutte le cittadine e i cittadini.

La Presidente di Fiordaliso Giulia Giordano ha voluto sottolineare come “un centro antiviolenza deve sapere se da un anno all’altro può contare sui fondi necessari e dunque servono una visione lungimirante e una tensione al cambiamento culturale. A cominciare da ogni ciclo scolastico dove andrebbero insegnate l’educazione sessuale e l’educazione sentimentale. Inoltre chiediamo che le istituzioni comprendano che è assolutamente necessario il coinvolgimento anche degli uomini in queste battaglie".

Pietro Vertamy, infine ha dichiarato che “sin dal primo momento ho avuto l’impressione che avrei imparato tanto dagli altri, più che in passato. Infatti ho trovato quel lato oscuro della luna di questo problema, il lato maschile che poco partecipa a questo dibattito e poco si interroga. E mi è dispiaciuto.”

Alla conferenza stampa era presente anche l’onorevole Laura Boldrini, ex presidente della Camera dei Deputati e Presidente dell'Intergruppo Donne alla Camera


 

c.s.

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