Claudio Capitini, consigliere di minoranza di Forza Italia, è il primo firmatario di un’interpellanza, condivisa con gli altri colleghi di minoranza, che riguarda l’aggiornamento del catasto agricolo, in particolare per ciò che concerne i terreni adibiti a frutteto in aree collinari.
La questione verrà portata all’esame del Consiglio comunale di giovedì 28 novembre.
“Nel lontano 2001 il Comune di Saluzzo, sotto la guida dell’allora sindaco Stefano Quaglia – è detto nel testo dell’interpellanza -, avanzava all’ Agenzia del Territorio una richiesta per modificare le tariffe catastali dei terreni; di fatto c’era una mancanza di uniformità nei valori reddituali medi di altre zone frutticole della provincia di Cuneo e del Nord Italia, ed il valore di vendita della frutta stessa si era stabilizzata su dei valori bassi contro un sensibile aumento dei costi di produzione. Oggi, nel 2024, la differenza tra la vendita ed i costi di produzione – spiega il consigliere azzurro - è molto più accentuata e se i valori reddituali andavano già modificati un ventennio fa, oggi sono una vera e propria ingiustizia nei confronti delle attività frutticole saluzzesi”.
Capitini annota che Saluzzo al momento ha soltanto due classi di merito e osserva come “la mancanza di una terza classe di merito , già esistente in vari comuni saluzzesi (esempio Manta e Verzuolo), metta ancor più in difficoltà le attività agricole della collina saluzzese che già di loro hanno maggiori problematicità nelle lavorazioni, spese più alte e redditi più bassi. Ci si riempie le bocca di aiuto al territorio – aggiunge – ma poi ci si dimentica delle zone che andrebbero salvaguardate con maggiore attenzione”.
L’esponente forzista incalza la maggioranza con altre considerazioni.
“In vent’anni le ultime quattro amministrazioni comunali, di cui l’attuale maggioranza è continuazione, cos’hanno fatto – si chiede Capitini – per sostenere la richiesta del 2001 a tutela delle aziende frutticole saluzzesi?
Sicuramente – rileva - la macchina burocratica non aiuta l’approvazione da parte della Commissione Censuaria centrale (Roma), ma ci risulta che alla richiesta nel 2023 dell’Agenzia delle Entrate (ufficio provinciale del territorio - se persisteva ancora l’interesse di rendere efficaci le nuove tariffe del catasto terreni, il comune di Saluzzo, in data 21 aprile 2023, si è limitato a rispondere positivamente, ma nel contempo non risulta che sia stato richiesto alcun approfondimento con i responsabili del Catasto provinciale, che nella lettera di richiesta si rendevano disponibili. Questa mancanza di interessamento potrebbe ora sfociare – teme il consigliere di opposizione - in una bocciatura da parte della Commissione Centrale, in quanto le valutazioni vengono analizzate sul territorio denominato “pianura saluzzese”, all’interno del quale la Città di Saluzzo poteva avere una posizione di spessore al fine di rafforzare la richiesta”.
L’esponente forzista conclude con una valutazione finale sul tema della frutticoltura collinare: “L’agricoltura saluzzese e in particolare quella della collina saluzzese salvaguarda un territorio che viene coltivato con notevoli difficoltà ma viene paragonata alla stregua di quella di pianura. Questo comparto – afferma in conclusione – chiede fatti e non pacche sulle spalle”.