Non le ha mandate a dire il sindaco di Mondovì Luca Robaldo che, questa sera, lunedì 25 novembre, in sede di consiglio è intervenuto sul tema della terra in esubero derivante dal cantiere dello scaricatore a Parco Europa.
Una questione che tiene banco da diversi mesi in Città ma, come aveva spiegato fin da subito l'amministrazione, il primo progetto preliminare dello scaricatore risale al 2012, l'esecutivo è poi arrivato nel 2021 ed entrambi prevedevano un esubero di terra, ma di fatto non era mai stata prevista una procedura specifica da seguire per lo spostamento del terreno che non può essere riutilizzato completamente, poiché in esubero.
Il Comune ha deciso così di indire una manifestazione di interesse, aperta a ditte ma anche a privati con titolo edilizio, per l'acquisizione del materiale a partire da zero euro al metro cubo. L'obiettivo era quello di individuare una o più ditte che venissero a "ritirare" il materiale entro il 30 novembre, consentendo così di chiudere il cantiere, procedere con l'inerbimento e restituire infine il parco Europa, così com'era, per la primavera del 2025.
Il materiale derivante dalle operazioni di scavo, classificato non come scarto ma come sottoprodotto e quindi riutilizzabile, come annunciato nelle scorse settimane, sarà rimosso a costo zero dalla SMA - Società Monregalese Ambiente, con sede in piazza Santa Maria Maggiore. La ditta si occuperà delle spese per il carico, trasporto e lo scarico del materiale.
"Detto fatto", ma nonostante ciò - soprattutto sui social - non si sono arrestate le polemiche e le critiche.
"Visto che continuano a essere diffuse baggianate, che influiscono negativamente su quanto di buono è stato fatto: ossia la realizzazione di un lavoro importante per la Città e che è rimasto in un cassetto per oltre 10 anni, il mio invito è quello di prendere un secchio in mano e venire a spalare personalmente la terra dal parco Europa. Visto che ho letto commenti ex consiglieri comunali, che hanno passato il tempo a spiegarci come funziona il mondo, davvero fastidioso, che sostengono che la terra non verrà mai rimossa e che non diciamo la verità. Ci teniamo a precisare che è stato contattato ha fatto un preventivo chiedendo 145mila euro. La verità è che il materiale in eccesso verrà rimosso gratis, a costo zero".