Attualità - 25 novembre 2024, 16:15

Fermare la violenza prima che sia troppo tardi, il Questore di Cuneo: "Fondamentale denunciare al primo schiaffo"

Oggi pomeriggio la Polizia di Stato ha allestito un gazebo in piazza Galimberti per incontrare le donne e spiegare quali sono gli strumenti legislativi che hanno a disposizione

Un fenomeno in continuo aumento: la violenza sulle donne non solo non si arresta, ma cresce. Si denuncia di più, perché c'è più consapevolezza da parte delle donne. E ci sono più strumenti per intervenire, prima che sia troppo tardi e non si riesca ad arrestare la spirale della violenza, in un Paese dove avviene un femminicidio ogni 72 ore. Oggi la Polizia di Stato ha allestito un banchetto informativo in piazza Galimberti per distribuire materiale sul tema e far conoscere gli strumenti preventivi. Perché la prevenzione, anche in questo ambito, funziona. Basti pensare all'ammonimento del questore, lo strumento volto a prevenire l'escalation dei comportamenti violenti o persecutori prima che scaturiscano in atti più gravi. 

In questo 2024 a Cuneo, su 56 notifiche di procedimento in capo a uomini, solo 17 hanno avuto una prosecuzione. Negli altri casi le condotte che avevano generato l'intervento della Polizia sono rientrate. Perché questo è lo scopo: denunciare alle prime avvisaglie, ai primi comportamenti violenti.

A spiegarlo il Questore Rocco Carmine Grassi, che ha evidenziato come lo scorso anno fossero stati 44 i casi: "Segno che sono in aumento, ma possiamo anche dire che intervenire in fase iniziale funziona, perché noi registriamo una percentuale di recidive del 2%. Sono pochi i casi che coinvolgono gli stranieri, ma questo è dovuto più di tutto a ragioni culturali ed economiche, perché in questo 2024 sono stati 119 gli interventi per episodi di liti in famiglia (l'anno scorso erano stati 83 N.d.R.). E la percentuale di stranieri coinvolti non si rispecchia poi nelle denunce o negli ammonimenti. Segno che c'è ancora molto da fare in termini di consapevolezza di cosa sia la violenza di genere tra le donne che arrivano da Paesi stranieri". 

I reati da "Codice Rosso" impegnano tantissimo sia le Forze dell'Ordine che le Procure. Decisamente aumentati i numeri in questo caso, passati dai 14 casi del 2023 ai 25 di quest'anno: "Si è fatto un grande lavoro in questi anni, sia a livello di leggi che di strumenti di intervento. Le denunce, i tempi di intervento,  l'ammonimento, il braccialetto elettronico ci consentono di agire in modo tempestivo ed efficace. Non sempre le situazioni sono recuperabili, ma spesso sì. E' necessario agire in fretta e segnalare ai primi reati spia, alle prime minacce, alle prime botte. Solo così possiamo fermare la violenza sulle donne. Siamo qui in piazza Galimberti, in questa giornata, per dimostrare che la Polizia di Stato c'è". 

Barbara Simonelli

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