Cuneo è un libro aperto" era il titolo del dossier che il Comune di Cuneo aveva presentato lunedì 8 luglio al MiC - Ministero della Cultura per concorrere al titolo di “Capitale Italiana del Libro 2025”.
Il risultato, giunto nella giornata di oggi, lunedì 25 novembre, è stato una doccia fredda per tutti: il capoluogo della Granda non ce l'ha fatta a convincere i giurati circa la bontà del progetto e deve abbandonare le ambizioni di diventare il prossimo anno la capitale italiana del libro.
Le sei città rimaste in gara sono Grottaferrata (RM); Ischia (NA); Macchiagodena (IS); Mistretta (ME); Sorrento (NA); Subiaco (RM).
La notizia è stata data dalla sindaca Patrizia Manassero in Consiglio comunale. La prima cittadina ha sottolineato come la scelta, nel definire la shortlist, sia andata a premiare i centri abitati piccoli o piccolissimi soprattutto del sud Italia, lasciando fuori sostanzialmente i capoluoghi di provincia. "Mi spiace, Cuneo si sarebbe meritata la nomina e personalmente ci credevo molto - ha detto il consigliere Paolo Armellini (Indipendenti) -. Abbiamo tutte le carte in regole per portare a casa il risultato: aspettiamo qualche anno e presentiamo nuovamente la proposta".