Cronaca - 21 novembre 2024, 19:16

Minacciò con una pinza da muratore il vicino di casa: "Gli chiesi di non tenere libero il cane"

L'uomo, residente in un condominio di Racconigi, è stato condannato a cinque mesi di reclusione e al pagamento di una provvisionale di 500 euro al suo dirimpettaio. Il minacciato: "Mi disse che mi avrebbe ammazzato"

Immagine di repertorio

Immagine di repertorio

Aveva minacciato il suo nuovo vicino di casa con una pinza da muratore e, agitandola tra le mani, gli diceva che ‘lo avrebbe ammazzato’, ‘mandato in ospedale’ e fatto 'un buco su un braccio.

L’episodio avvenne nel 2022 in un condominio a Racconigi dove A.H., un uomo di origini marocchine classe 1970, era da poco arrivato ad abitare assieme alla sua famiglia.Per lungo tempo, quell’appartamento in cui il cinquantaquattrenne si trasferì con moglie e figlie era rimasto sfitto e così il suo vicino di casa, il signor L.C. aveva preso l’abitudine di lasciare il cane libero sul ballatoio e i sacchi della spazzatura di fronte al cancello accanto all’alloggio del nuovo condòmino.

Più volte, a detta di A.H., sarebbe stato chiesto a L.C. di tenere al guinzaglio l’animale e di non mettere i rifiuti fuori casa, ma questo,  avrebbe fatto finta di nulla. Poi, la situazione precipitò. Quel giorno, era l'ottobre di due anni fa, le figlie di A.H. vennero rincorse dal dal cane dei vicini e i genitori, spaventati dalle grida delle bambine, uscirono dal ballatoio per  capire che cosa stesse accadendo e iniziarono a discutere con la compagna di L.C. che nel frattempo stava stendendo la biancheria. Alla richiesta di richiamare il cane la donna si rifiutò e poco dopo uscì il compagno da casa armato di pinza. “Mi diceva ‘ti ammazzo’, ‘ti mando in ospedale’, ti faccio un buco sul braccio - ha spiegato A.H. in tribunale a Cuneo -. Gridava che avrebbe mandato qualcuno ad ammazzarmi e intanto agitava la pinza davanti alla mia faccia”.

La sfuriata costò a L.C. un processo in tribunale a Cuneo con l’accusa di minaccia e la condanna a  cinque mesi di carcere. In giudizio si è costituito parte civile il suo vicino A.H. che, oltre ad aver ottenuto 500 euro di provvisionale, ha fatto sapere in aula, tramite il suo legale, di aver inviato una richiesta all’ATP e al Comune per avere un altro alloggio popolare.

CharB.

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