Politica - 20 novembre 2024, 12:30

Saluzzo, “Insieme si può” ha scelto il nuovo direttivo

Dopo dieci anni, lascia la presidenza Carlo Ravazzi. Il sindaco Demaria e il consigliere regionale Calderoni hanno esortato il nuovo direttivo ad impegnarsi di più in ambito politico. Quest’ultimo sferzante col centrodestra

Il tavolo dei relatori

Il tavolo dei relatori

Salone del Circolo Interno Due di Saluzzo gremito, ieri sera, per l’assemblea di “Insieme si può”, l’associazione politico-culturale che rappresenta la maggioranza a Palazzo comunale. Di fronte ad una platea di circa 120 persone, il presidente Carlo Ravazzi ha ufficializzato la sua decisione di fare un passo indietro dopo dieci anni di presidenza.

La nostra è un’associazione sana, coesa, che ha dimostrato come, pur partendo da posizioni diverse e talvolta anche distanti si possa lavorare uniti per la città. Certo – ha ammesso - avremmo potuto fare di più, ma i risultati ottenuti, con la vittoria del sindaco Franco Demaria al primo turno, sono motivo di grande soddisfazione”. E poi rivolto al sindaco: “Dacci dentro Franco e sappi dosare bene bastone e carota”.

La segretaria-tesoriera, Silvana Cravero, ha reso note le spese sostenute durante l’anno, rendendo noto il costo della campagna elettorale: 24 mila euro.

Demaria, nel suo intervento, ha svolto una disamina dettagliata sui principali dossier amministrativi, senza per altro trascurare aspetti politici per quanto in tono soft. “Se abbiamo vinto le elezioni amministrative con il 54,6% a fronte di un centrodestra che alle concomitanti elezioni regionali ed europee ha superato in città il 60% - ha sostenuto - una ragione ci dovrà pur essere, visto che il trend si ripropone da 20 anni”.

Stiamo dimostrando concreta attenzione alle fasce più deboli della popolazione, come documentano le scelte in materia di politica fiscale. Dopo dieci anni avremmo voluto – ha spiegato - rivedere alcune tariffe, ma sia la parte più a sinistra che quella più liberal-centrista della coalizione si è trovata concorde nel soprassedere”. Il sindaco ha ancora indirizzato un messaggio alle minoranze: “Abbiamo manifestato nei loro confronti ampia disponibilità alla collaborazione, ma finora non abbiamo ottenuto riscontri”.

La parte più propriamente politica l’ha fatta, come sempre, Mauro Calderoni che di “Insieme” è stato il maieuta. “A Saluzzo – ha affermato – nessuno comanda, semplicemente si governa. A chi 'gufava' diciamo che siamo ancora qui più forti e più entusiasti di prima. Ora l’associazione – ha esortato i suoi - deve occuparsi maggiormente di politica perché è la situazione a richiederlo”. Poi la sferzata: “Non è mai successo nella storia di questa provincia che tanto potere fosse concentrato nelle mani di pochi soggetti appartenenti alla stessa famiglia. A Saluzzo abbiamo realizzato un modello autenticamente civico e trasversale – ha aggiunto - che vorremmo estendere ad altre realtà. Non siamo come quella sedicente lista civica – ha annotato polemicamente - sorta esclusivamente per drenare voti civici e portarli in dote al centrodestra. Noi siamo un’altra cosa e ci mettiamo a disposizione di altri, pronti a collaborare con chi vuole dedicarsi alla politica avendo a cuore la propria città e come orizzonte, in senso più ampio e oltre la dimensione comunale, il bene comune”.

Al termine degli interventi sono stati proposti da Ravazzi i venti nomi di coloro che andranno a comporre il direttivo, dieci di nomina “istituzionale”, espressione cioè della maggioranza consiliare oltre che delle sei liste che la costituiscono e dieci indicati dai soci. Per quanto riguarda i primi: Franco Demaria (sindaco); Francesca Neberti (giunta); Silvana Cravero e Andrea Tagliano (consiglio comunale); Mattia Giusiano (lista Città futura); Luca Ellena (Città democratica); Giulia Mondino (Polo civico); Alessandro Armando (Sinistra saluzzese); Barbara Bertoglio (Città da amare); Gabriele Testone (Uniti per Saluzzo). I dieci proposti dai soci: Alida Anelli, Davide Bessone, Romano Boglio, Giampiero Bravo, Mauro Calderoni, Mostafa El Kihel, Giulia Maccagno, Andrea Momberto, Umberto Peirone, Luca Stefano Terrando. 

Essendoci l’unanimità, il direttivo è stato approvato per alzata di mano senza ricorrere a votazioni. Presidente, vicepresidente, segretario e tesoriere verranno eletti nel corso della prima riunione

Giampaolo Testa

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