Nulla di ufficiale, perché ormai nessuno si sbilancia sulle date, ma la scorsa settimana sono state eseguite le prove di carico statico sul ponte che scavalca la frana provocata dalla tempesta Alex in uscita dal tunnel di Tenda, sul lato francese. Prove che consistono nel caricare il ponte di mezzi pesanti e che sembra abbiano dato esito positivo. Il collaudo vero e proprio non è ancora stato effettuato, perché richiede ulteriori prove, sull'impalcato e sulle spalle del ponte, per esempio. Ma un primo importante passo c'è stato.
Ed è segno che la volontà di aprire a breve, in quale modalità ancora non è chiaro, c'è. Prima di Natale, dopo Natale: ancora non si sa, ma al cantiere si procede per arrivare al risultato: consentire il passaggio dall'Italia alla Francia e viceversa. Meteo permettendo, perché inevitabilmente, le precipitazioni, previste già dai prossimi giorni, potrebbero rallentare i lavori in esterno. Il sito del cantiere evidenzia come ormai i lavori per il ponte siano completati, così come è al 100% il rivestimento definitivo della galleria. Risulta ancora piuttosto indietro non solo l'installazione, ma anche la produzione degli impianti, fondamentali primariamente per garantire la sicurezza della galleria stessa. A dirlo saranno soprattutto i vigili del fuoco, in particolare per quanto riguarda l'antincendio.
Molto indietro anche la parte relativa agli imbocchi sul lato francese, al momento al 35% di avanzamento.
In definitiva, ci sono elementi che legittimano ad essere ottimisti sull'apertura e altri molto meno. Tra le criticità, la mancanza di un paravalanghe e le relative chiusure in caso di forti nevicate. L'intenzione di aprire a breve pare comunque confermata. In quale modalità, lo stabilirà probabilmente la prossima Conferenza intergovernativa, in programma il 2 dicembre.
L'assessore regionale Marco Gabusi evidenzia come siano due i piani che verranno sviscerati in sede di CIG: quello legato tout court al cantiere, sul quale si sta procedendo con la chiara intenzione di aprire e quello dell'accordo tra gli Stati, Italia e Francia, per capire se Anas può consentire il passaggio in modalità cantiere, con relativa liberatoria per farlo. I francesi accorderanno la cosa? Così Gabusi: "Anas sta lavorando come se questa liberatoria ci fosse. Poi, si vedrà se ci sarà e come Anas deciderà le modalità di passaggio. E' chiaro che si passerà solo se ci saranno tutte le garanzie di sicurezza".