La generosità vince sempre. Risultato eccellente a Bra per la 28ª Colletta Alimentare che ha permesso di raccogliere ben 11 tonnellate di alimenti a lunga conservazione. Il dato è superiore rispetto a quello dello scorso anno e fa registrare un nuovo record.
I tanti volontari che sabato 16 novembre hanno presidiato gli ingressi dei supermercati della città hanno incontrato la solidarietà concreta dei braidesi che hanno deciso di acquistare e donare anche solo un semplice pacco di pasta o intere buste della spesa.
Con quanto donato e raccolto, sono stati riempiti centinaia di scatoloni, subito stipati nel magazzino del Banco Alimentare. Verranno utilizzati durante l’anno per rifornire le associazioni di beneficienza del territorio, impegnate a prestare assistenza diretta a quanti vivono in condizioni di disagio e spesso faticano a portare a casa il minimo necessario per sopravvivere.
La raccolta ha visto coinvolte tante associazioni del territorio, tra cui Lions Club Bra Host, Leo Club Bra, Donne per la Granda, Gruppo Alpini di Bra, oltre a 300 ragazzi e ragazze delle scuole braidesi.
Nell’esercito di volontari c’erano anche gli studenti dell’Istituto E. Guala che "hanno donato il proprio tempo e la propria energia per aiutare chi è in difficoltà, dimostrando che con piccoli atti si può fare la differenza", ci ha detto la professoressa Anna Maria Bogetti.
"Sabato 16 novembre 2024: anche quest’anno nella città di Bra dilaga la gentilezza e l’altruismo, sentimenti incarnati pienamente dall’Istituto E. Guala, che con una cifra record di 273 alunni partecipa alla Colletta alimentare 2024 portando il proprio entusiasmo in lungo e in largo per la Granda, dalle frazioni braidesi, ai comuni limitrofi di Alba, Savigliano e Fossano per arrivare fino al capoluogo della nostra provincia" (Giulio Cravero 5ª D).
"Devo essere sincera: all’inizio non ero sicurissima di cosa aspettarmi dalla Colletta Alimentare. Però, quando ci siamo ritrovati tutti lì con i miei amici, è diventato subito chiaro che sarebbe stata una giornata diversa dal solito. Mettersi a chiedere alle persone di donare cibo può sembrare una cosa imbarazzante, ma invece è stato sorprendentemente bello. Ogni volta che qualcuno lasciava un pacco di pasta o di biscotti nel carrello, sentivo una piccola scintilla dentro. Sapere che quel gesto avrebbe aiutato qualcuno in difficoltà mi ha fatto sentire bene. E poi, non lo nego, ci siamo anche divertiti un sacco. Tra battute, scherzi e qualche figuraccia, la giornata è volata. Non pensavo che fare qualcosa di così utile potesse anche essere così piacevole. Alla fine ero un po’ stanca, ma super soddisfatta. Aiutare gli altri, ridere con gli amici e fare qualcosa di importante insieme è stato davvero speciale. Lo rifarei di sicuro. Se non l’hai mai provato, fallo: scoprirai che fare del bene ti fa sentire bene… e magari ti diverti pure!" (Francesca 4ª T).
Un plauso a questi giovani dal cuore grande, simbolo di una comunità che non smette di tendere la mano a chi ha bisogno.