Politica - 16 novembre 2024, 15:58

Bim del Varaita, Giovanni Fina presidente, Elena Vincenti vicepresidente

Accanto ai due sindaci di Melle e Isasca, entrano nell’esecutivo del Bacino Imbrifero i colleghi Degiovanni (Rossana), Ellena (Frassino) e Pietro Ruffa, già sindaco di Pontechianale. La sindaca di Piasco, Stefania Dalmasso, fa un passo indietro

Bim del Varaita, Giovanni Fina presidente, Elena Vincenti vicepresidente

Sono state sostanzialmente rispettate le previsioni della vigilia per quanto riguarda l’elezione dei nuovi vertici del Bim (Bacino Imbrifero) del Varaita pur con qualche significativa novità. Ieri sera, Giovanni Fina, sindaco di Melle, già commissario dell’Unione montana nella fase di transizione elettorale, è stato eletto presidente. Elena Vincenti, sindaca di Isasca, designata vicepresidente.

Completano la deputazione (così si chiama la giunta dell’ente) Roberto Ellena, sindaco di Frassino, Pietro Ruffa, già sindaco di Pontechianale e attuale consigliere comunale del paese del pago, e Giuliano Degiovanni, sindaco di Rossana. La novità più rilevante, il fatto che, per la prima volta nella storia ultracinquantennale del Bim, è una donna a ricoprire il ruolo di vicepresidente.

Altro aspetto da rilevare: sono ben rappresentante tutte le aree della valle Varaita, pur con l’eccezione di Piasco, importante Comune di fondovalle che è rimasto fuori sia dal Bim che dall’Unione. Ciò nonostante, la sindaca, Stefania Dalmasso, che aveva sollevato la questione nelle scorse settimane, ha espresso il proprio voto a favore del nuovo esecutivo. 

“Ho fatto un passo indietro – spiega la sindaca di Piasco - sapendo che Degiovanni, con cui ho parecchi rapporti di vicinato, lavorerà per il bene della bassa valle. Sono molto contenta che finalmente ci sia una donna vicepresidente.
La valle Varaita si è dimostrata unita e questo è un elemento positivo. Ho chiesto al presidente e alla deputazione che l’unità e la compattezza dimostrata in questa circostanza da parte di tutti i comuni della valle serva a mettere in atto una progettualità attenta ai bisogni della montagna e sappia tenere conto dei difficili tempi in cui viviamo, caratterizzato da nuovi tagli agli enti locali oltre che da varie altre questioni”.

GpT

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