Si è svolto ieri nell’auditorium di Roreto di Banca di Cherasco l’incontro “Transizione 5.0: come ottenere il beneficio e ridurre i costi energetici aziendali”. In platea oltre 70 persone tra titolari e rappresentanti di aziende e associazioni datoriali, consulenti, commercialisti. L’incontro era organizzato insieme a Bdo, azienda multiservizi che opera in tutto il mondo e collabora con Banca di Cherasco da alcuni anni per l’acquisto e la cessione dei crediti fiscali.
Il Presidente dell’Istituto di Credito Cooperativo Giovanni Claudio Olivero ha detto nell’introduzione: “Le aziende italiane hanno a disposizione un plafond di 6,3 miliardi fino al 2025 per introdurre processi di trasformazione energetica e digitale, con benefici per l’ambiente, risparmiando sulla bolletta, migliorando i processi di produzione. Finora sono arrivare domande a livello nazionale per soli 70 milioni, ma si tratta del principale intervento di politica industriale messo in campo con i fondi europei del Pnrr”.
Il convegno è stato l’occasione per capire meglio questi importanti incentivi che sostengono l’acquisto di beni strumentali per migliorare l’efficienza energetica delle aziende, inclusi autoproduzione e autoconsumo con il fotovoltaico (sono escluse le biomasse). Il tecnico di Bdo Thomas Candeago, Head of Tax Incentive & Granting, e la consulente Concetta Sulpizio hanno illustrato gli aspetti salienti, fiscali e tecnici, della misura voluta del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Come ricordato durante l’incontro, in questi mesi si stanno susseguendo chiarimenti e specifiche da parte del Gse (gestore nazionale dei servizi energetici) e dell’Agenzia delle Entrate, inoltre da molte parti è arriva la richiesta di semplificazioni burocratiche e innalzamento delle aliquote.
Il vice direttore di Banca di Cherasco Danilo Rivoira: “Come Banca di credito cooperativo facciamo parte di un ecosistema sociale e produttivo e questo incontro ha voluto sensibilizzare imprese, professionisti e consumatori su questa opportunità per la transizione energetica: servono un’analisi del piano di investimento e strumenti finanziari dedicati, oltre alla mitigazione dei rischi. Per questo ci siamo messi a disposizione per costruire e condividere un percorso sostenibile per le aziende”.