Negli ultimi anni, il tema dell’accesso alla Carta del Docente per i precari ha suscitato molte polemiche e spinto numerosi insegnanti a presentare ricorso. La Carta del Docente, istituita con la legge 107/2015, prevede un bonus di 500 euro annuali per la formazione continua, ma è riservata esclusivamente ai docenti a tempo indeterminato. Questa esclusione ha generato una disparità, poiché anche i precari hanno bisogno di aggiornarsi per svolgere al meglio il loro ruolo.
Motivi alla base dei ricorsi
I ricorsi presentati si basano su argomentazioni giuridiche specifiche:
- Principio di uguaglianza: La Costituzione italiana tutela l'uguaglianza di trattamento, e non giustifica una disparità di accesso alla formazione tra docenti di ruolo e precari, che svolgono le stesse funzioni.
- Normativa europea: La Direttiva 1999/70/CE sancisce l’assenza di discriminazione tra lavoratori a tempo determinato e indeterminato, il che implica pari condizioni di lavoro per entrambi.
- Diritto alla formazione: La formazione è un diritto essenziale per la qualità dell’insegnamento, e la mancanza del bonus di 500 € limita le possibilità di aggiornamento dei docenti precari, impattando indirettamente sugli studenti.
Gli sviluppi legali
Molteplici sentenze recenti, provenienti da tutti i tribunali in funzione del giudice del lavoro del territorio nazionale, hanno accolto i ricorsi presentati dagli avvocati Salvatore Giannattasio e Andrea Giannattasio di GiustiziaScuola, riconoscendo l’iniquità dell’esclusione dei precari dal novero dei beneficiari, riconoscendo a questi ultimi importi fino a € 2.500,00.
Conclusioni
L’accesso alla Carta del Docente per i precari è una battaglia che mira a garantire equità tra docenti di ruolo e docenti precari. Le recenti sentenze favorevoli rappresentano un importante passo in avanti, ma una statuizione normativa nazionale unanime e definitiva sarebbe necessaria per garantire a tutti i docenti le stesse opportunità di crescita professionale.
Ad oggi, l’unico strumento che consenta agli insegnanti precari di poter beneficiare, come per i colleghi di ruolo, della carta del docente, consiste nella proposizione di un ricorso volto ad ottenere un provvedimento giudiziario che condanni il Ministero dell’Istruzione e del Merito a pagare la carta docente anche in favore di chi abbia svolto contratti di lavoro a tempo determinato.
Per avere maggiori informazioni in merito alla proposizione del ricorso è possibile consultare il sito di giustiziascuola.com al seguente link: https://giustiziascuola.com/ricorso-carta-del-docente-e-500/