Attualità - 05 novembre 2024, 15:59

Venasca rinnova il ricordo dei caduti in guerra

La cerimonia si è tenuta lunedì 4 novembre, in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate

Venasca rinnova il ricordo dei caduti in guerra

Nella mattinata di lunedì 4 novembre a Venasca si è celebrata la commemorazione dei caduti in guerra. Alla cerimonia, che si è svolta sotto l’ala di piazza Caduti in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, hanno partecipato il Sindaco Silvano Dovetta, il vicesindaco Maurizio Madala e alcuni consiglieri comunali con il gonfalone del Comune, i rappresentanti di tutte le associazioni locali (il Gruppo Alpini, l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci e il Gruppo ADAS di Venasca con i rispettivi gagliardetti, i Vigili del Fuoco volontari, la Protezione civile, l’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione Venasca – Brossasco) e gli alunni del plesso locale dell’Istituto Comprensivo Venasca-Costigliole Saluzzo; presenti anche le autorità militari locali, rappresentate dal Luogotenente della Stazione Carabinieri di Venasca Giovanni Frattasi. Dopo un momento di ricordo e raccoglimento, tutti i presenti hanno ricevuto la benedizione del parroco di Venasca don Silvio Peirano.

Nel corso del suo discorso, il Sindaco Dovetta ha detto che «Il ricordo dei nostri eroi militari, ma purtroppo anche dei tanti, troppi civili che hanno perso la vita in tragici eventi bellici, deve essere un monito a costruire, con il nostro impegno, un futuro migliore in cui la pace, la giustizia e la solidarietà siano alla base della nostra società. In questa giornata riflettiamo anche sull’unità nazionale, che è stata raggiunta e costruita sulla diversità che arricchisce il nostro paese: siamo un popolo di culture, lingue e tradizioni differenti, ma è proprio in questa diversità che troviamo la nostra forza. Oggi, mentre onoriamo i nostri caduti, riaffermiamo il nostro impegno per un paese unito nelle diversità: la nostra unità sta nella capacità di accettare le differenze e lavorare insieme per l’obiettivo comune di un'Italia più forte e inclusiva per tutti».

c.s.

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