Curiosità - 04 novembre 2024, 16:18

Al museo Casa Galimberti di Cuneo la storia di don Demaria, prete fucilato per aver donato un sacco di grano

Giovedì 7 novembre, alle 17 la presentazione del libro di Laura Dalmasso dedicato al parroco di San Chiaffredo ucciso dalle Brigate Nere. Dialogherà con l’autrice Paolo Cattero

Al museo Casa Galimberti di Cuneo la storia di don Demaria, prete fucilato per aver donato un sacco di grano

Giovedì 7 novembre, alle 17, nelle sale del Museo Casa Galimberti di Cuneo verrà presentato il libro di Laura Dalmasso “Don Costanzo Demaria - Un prete partigiano” (Fusta Editore), che ha ricevuto il patrocinio dell'ANPI. Il volume narra il triste epilogo della vita di don Demaria, parroco di San Chiaffredo di Busca, fucilato dalle Brigate Nere il 14 settembre 1944 insieme ai giovani Luigi Ardissone e Bartolomeo Lerda, all’epoca ventitreenni.

Dopo l’8 settembre 1943, don Demaria non aveva avuto dubbi in merito all’appoggio del movimento di liberazione: la canonica era diventata un punto strategico per i passaggi di informazioni e per gli approvvigionamenti di generi di prima necessità, fino al tragico epilogo. Con il sacrificio della sua vita e di quello di due giovani innocenti, don Demaria offre una testimonianza di pastore che, anche di fronte alla tempesta più violenta, non cessa di vivere la sua fede ed arriva ad offrire la sua vita in cambio di quella dei suoi compagni di sventura.

Questo episodio veniva raccontato all’autrice del libro dal padre, quando lei era bambina. Il genitore lo raccontava spesso come se, attraverso la narrazione ripetuta, sperasse di cogliere il significato e il senso di tale ferocia, ma non riusciva a vedere la correlazione tra un sacco di grano donato e una morte brutale.

Attraverso questa semplice ricerca sui fatti del 14 settembre 1944 e sulla figura di don Demaria l’autrice ha avuto la possibilità di utilizzare la scrittura per riprendere ciò che la vita le ha tolto. Venuti a mancare a distanza di un anno entrambi genitori ha sentito il bisogno di ricomporre questa vicenda per guardare a viso aperto il dolore, per scoprire l’infinito che ognuno di noi ha dentro sé.

L’appuntamento è al Museo Casa Galimberti, nell’omonima piazza al civico 6. Dialogherà con l’autrice Paolo Cattero. L’evento è ad accesso libero e non è necessaria la prenotazione.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare la mail museo.galimberti@comune.cuneo.it o il numero di telefono 0171.444801.

comunicato stampa

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