Eventi - 04 novembre 2024, 15:45

“DRIM - Paesaggi dell’anima”: a Dronero il festival Ponte del Dialogo è iniziato dal Museo Mallé

Inaugurata ieri pomeriggio (3 novembre), la mostra temporanea dedicata alle fotografie di Diego Crestani, Roberto Collo, Ivano Einaudi e Marco Armando. Attesissimo per questa sera all’Iris Sigfrido Ranucci

“DRIM - Paesaggi dell’anima”: a Dronero il festival Ponte del Dialogo è iniziato dal Museo Mallé

Fotografie che custodiscono e ricordano a chi le ha scattate un particolare momento, il luogo e ciò che stava accadendo, che divengono poi spazio di incontro e di nuovi significati a seconda dell’occhio che le ammira. A Dronero la nuova edizione del festival letterario diffuso Ponte del Dialogo ha avuto inizio al Museo Mallé, uno dei luoghi simbolo, gioiello d’arte e di cultura della cittadina. Ieri pomeriggio, domenica 3 novembre, si è tenuta l’inaugurazione della nuova mostra temporanea, intitolata “DRIM - Paesaggi dell’anima”.

Ad essere esposte le fotografie di Diego Crestani, Roberto Collo, Ivano Einaudi e Marco Armando, in un percorso visivo ed emozionale che, come il titolo della mostra e quindi seguendo in ordine le iniziali dei nomi, dedica ad ogni fotografo un’intera sala espositiva.

Presenti per l’occasione il sindaco Mauro Astesano e l’assessore alla cultura Carlo Giordano. Importanti le parole della curatrice della mostra e direttrice del museo Ivana Mulatero: “DRIM - Paesaggi dell’anima è un esempio di attivazione delle risorse iconografiche del Museo Mallé, custode di centinaia di fotografie datate tra Otto e Novecento, con le personalità creative del territorio. Sono state selezionate per l’occasione oltre un centinaio di opere fotografiche dell’ultima decade, che disegnano il profilo dell’esposizione e che offrono significativa testimonianza dell’attività di quattro autori: Diego Crestani, Roberto Collo, Ivano Einaudi, Marco Armando. I fotografi appartengono a generazioni diverse ma sono accomunati dal territorio in cui vivono e dal fatto di essere cultori della disciplina non associandola ad un mestiere ma considerando la fotografia, nel suo insieme, omogeneo e indifferenziato, quale maestra, biblioteca e laboratorio per quanti si sono serviti della macchina fotografica come artisti consapevoli.”

Nelle fotografie di Diego Crestani emergono i paesaggi, gli animali e le prospettive. Racconti di attimi, musicalità racchiusa ed un richiamo tangibile alle ciclicità. Ricorrente e molto significativo è l’elemento nebbia, spazio per un cogliere senza bisogno di vedere. C’è il mistero, l’incanto ma soprattutto, nel fermarsi a guardare, quel sentire forte intimità racchiuse.

Persone, dettagli, angoli di città ma soprattutto particolari ed insolite angolature. Nelle sue fotografie Roberto Collo è come un ricercatore: ammirato ed incuriosito della realtà circostante, ne estrapola una particolare scena/emozione. Ferma nel tempo un qualcosa che, pur mantenendo la sua segretezza, diviene al contempo intimamente famigliare. 

Sono le fotografie che ha scelto per l’occasione prima di morire quelle di Ivano Einaudi, con scrupolosità, grande dedizione ed entusiasmo. Nella sala che accoglie i suoi scatti prezioso emerge quel richiamo al suo mestiere di elettricista. La luce, richiamo  nei suoi fasci ed ombre, nei fili elettrici ma anche nelle scelte movimento, è elemento portante, legame e vita. 

Si immerge nella quotidianità Marco Armando, raccontandola principalmente attraverso scene di persone delle quali spesso non si vede il volto. Emergono così ancor più le emozioni, le sensazioni, i sentimenti ed anche i legami. Vi sono poi fotografie di alberi, i cui rami sembrano congiungersi a quei racconti di vita e, soprattutto, mostrarne l’unicità. 

Con la mostra DRIM - dice il sindaco Astesano - dopo il successo delle precedenti esposizioni, il Museo Mallé conferma il suo ruolo di polo culturale dronerese che concilia promozione e ricerca attraverso manifestazioni di ampio respiro che hanno risonanza ben oltre i limiti territoriali consueti. Un’attività intensa che si conferma e consolida la scelta intrapresa di puntare in modo deciso sul sostegno alla creatività contemporanea, di cui la fotografia è uno dei linguaggi di punta praticato da diverse personalità attive sul territorio con un seguito rilevante contribuendo al successo di una programmazione culturale del Museo Mallé che cresce e coinvolge tutta la città, valorizzandola e consentendo al pubblico di scoprirne la bellezza, i talenti riconosciuti, la storia e i luoghi in un percorso stimolante che darà continuità qualitativa, soddisfacendo le aspettative dei visitatori e degli addetti ai lavori.

“DRIM - Paesaggi dell’anima sarà visitabile fino al 12 gennaio 2025. L’ingresso alla mostra è libero e gratuito e rientra nel circuito Abbonamento Musei. L’esposizione è sostenuta dal Ministero della Cultura, dalla Regione Piemonte e dal Comune di Dronero. Orari di visita: ogni sabato e domenica dalle ore 15 alle ore 19, con possibilità, per singoli, gruppi e scolaresche, di visite guidate e aperture straordinarie infrasettimanali su prenotazione. 

Ad arricchire la mostra ci sarà un ricco programma di incontri, visite guidate, conferenze e laboratori. 

È stato un inizio davvero importante per il Ponte del Dialogo, che anche per questa sua nuova edizione ha preparato un programma di incontri ed appuntamenti di altissimo livello culturale, pensando ai grandi ma anche ai più piccoli. Attesissimo per le ore 21 presso il CineTeatro Iris è invece il noto giornalista, autore e conduttore televisivo Sigfrido Ranucci, in un importante incontro presentato da Massimo Mathis ed intitolato “La scelta”.

Il Festival è promosso dal Comune di Dronero e organizzato dall’Agenzia di Sviluppo di AFP in collaborazione con il Centro Studi Cultura e Territorio e con il contributo di Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Fondazione CRC e Banca di Caraglio. Collaborano all’evento anche le scuole del territorio e numerose associazioni di Dronero, come “Il Bottegone” che in ogni edizione del festival omaggia gli autori non piemontesi con una borsa di prodotti locali.  Questa edizione vede anche la collaborazione con la Città di Cuneo nell’ambito della sua candidatura a Capitale Italiana del Libro 2025.

Beatrice Condorelli

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