Torna in Consiglio comunale il dibattito sulla pedonalizzazione del Viale degli Angeli di Cuneo, con l’interpellanza presentata dal gruppo Fratelli d’Italia in discussione nella seduta in programma per lunedì 28 e martedì 29 ottobre prossimo.
Al centro del documento le condizioni raggiunte dalla viabilità di via Bersezio negli ultimi quattro anni – ovvero dalla chiusura, occorsa in tempo di lockdown e Covid -: una media di veicoli di passaggio che supera quota settemila su una strada di portata e importanza secondaria, che rende complesso anche il raggiungere la zona del quartiere San Paolo. A fronte, secondo i dati rilasciati dal Comune, di 1.500 passaggi pedonali giornalieri sul viale, dato che si riduce drasticamente nel periodo autunno-inverno.
“Sebbene l’amministrazione tramite L’assessore compente abbia dichiarato di voler incentivare l’uso delle biciclette o dei mezzi pubblici vi sono attività commerciali e lavoratori che necessitano dell’auto per recarsi sul posto di lavoro – si legge nell’interpellanza -. Com’è noto il viale possiede un ampio controviale fruibile dai pedoni, che quindi non necessitano di ulteriore spazio per il transito: questo permetterebbe la riapertura dello stesso”.
I consiglieri Massimo Garnero e Noemi Mallone interrogano quindi sindaco e assessore competente per comprendere le ragioni per le quali non sia possibile riaprire il viale almeno parzialmente, all’altezza di corso Vittorio, se vi siano proposte valutabili per migliorare e valorizzare la fruizione del controviale e se almeno nel periodo invernale si possa avviare anche in via sperimentale la riapertura al traffico sino a corso Vittorio.
Pellegrino: “Rivediamo la viabilità. Ma il viale resta chiuso”
Della questione il nostro giornale si era occupato nelle scorse settimane, con un’intervista proprio all’assessore competente Luca Pellegrino. Che non ha potuto che convenire sulla necessità di rivedere la viabilità di via Bersezio: prima della chiusura del viale erano 11mila le vetture che transitavano sul viale ogni giorno, ora sostanzialmente tutte lì dirottate, e il 70% dei passaggi va in direzione di piazza Torino (il resto esce dalla città).
“Nell’asse principale della città passano giornalmente 12mila autovetture, il confronto non regge – aveva commentato Pellegrino, chiudendo a ogni discussione -. Via Bersezio è l’imbuto di tutta la circolazione della zona: l’intenzione è avviare un gruppo di lavoro per ricercare ragionamenti e soluzioni. Ma il viale resta chiuso”.