Riceviamo e pubblichiamo.
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Lo scorso 16 ottobre, nella sede albese di questa associazione, s’è svolto un utile incontro tra esponenti di Italia Nostra e il gruppo promotore della petizione popolare sulla problematica igienico-ambientale che consegue all’installazione di impianti della rete 5G ad Alba.
Tale riunione fa seguito alla considerevole iniziativa che lo spontaneo gruppo promotore ha portato avanti in città, raccogliendo ben 282 firme di adesione consegnate al sindaco con comunicazione del 22 agosto 2024. Ma finora rimasta senza alcun riscontro.
La problematica negativa che emerge dall’installazione di sistemi di telecomunicazione tramite frequenze 5G è abbastanza nota. Purtroppo si constata che gravemente il Governo nazionale ha innalzato i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici di alta frequenza da 6 V/m a 15 V/m (legge 30/12/2023 n. 214 art. 10), utilizzati da tale rete. Tuttavia i sindaci di alcune città italiane hanno adottato provvedimenti di moratoria in quell’ambito.
Qui, per Alba, le Langhe e il Roero, da vari anni questa sezione di Italia Nostra si oppone con rispettive motivazioni a progetti d’installazione di tralicci, antenne o pale eoliche (Alba sul Bricco Capre, Roddi, Castellinaldo, Saliceto, Dogliani, ecc.).
Oltre alla perdurata lotta contro l’inquinamento idrico (ad esempio, per il fiume Bormida e altri corsi d’acqua già dalla fine dei trascorsi anni ‘60), almeno dal 1977 (confronta “Il pianeta avvelenato”, “La difesa della salute”) a livello nazionale questa associazione ha espresso e pubblicato studi e osservazioni specifiche per la salvaguardia dell’ambiente, in contrapposizione alle diverse, micidiali e subdole fonti d’inquinamento atmosferico.
Pertanto si tratta non solo di tutela del paesaggio, del verde e del suolo (per quanto davvero importante e molte volte connessa), bensì di primaria tutela della salute pubblica.
Ora questa sezione di Italia Nostra si affianca al suddetto gruppo spontaneo nella richiesta a codesti enti competenti di sospensione della sperimentazione 5G ad Alba e nel suo territorio comunale, finché non sarà accertata da indipendenti centri di ricerca scientifica a livello regionale e nazionale l’innocuità di tali radiazioni per gli abitanti e per l’ecosistema locale.
Inoltre, si chiede pure all’Amministrazione comunale che venga effettuato e reso pubblico un accurato censimento delle installazioni che usufruiscono di tale sistema (o di affini procedimenti di radiofrequenza) già presenti nel concentrico e nelle frazioni albesi.
Il presidente Roberto Giretti