Politica - 18 ottobre 2024, 07:11

Unione Montana Valle Varaita, acque agitate in vista del Consiglio per l’elezione di presidente e giunta

I consiglieri di minoranza riaccendono i fari sulla questione della modifica allo Statuto e auspicano un ricambio alla guida dell’ente. Invitano i sindaci della valle a mettersi in gioco e sostenere un nome “fresco”

Unione Montana Valle Varaita, acque agitate in vista del Consiglio per l’elezione di presidente e giunta

Dopo l’ultimo consiglio dell’Unione Montana Valle Varaita, nel corso del quale era stata approvata la modifica dello Statuto per abolire il limite dei mandati al presidente col solo voto contrario del rappresentante di Brossasco, sembrava che la vicenda potesse dirsi conclusa. E invece, a pochi giorni della convocazione del Consiglio – lunedì 21 ottobre a Frassino alle ore 18 – ecco riesplodere la polemica.

Dieci consiglieri di minoranza di alcuni Comuni della media e bassa valle: Valentino Inaud (esponente della minoranza di Verzuolo e rappresentante delle minoranze della bassa valle); Giancarlo Panero (consigliere del comune di Piasco); Paolo Moro (Piasco); Flavio Fraire (Piasco); Marta Peirano (Verzuolo); Luigi Vallome (Verzuolo); Marianna Barale (Verzuolo); Susi Peano (Venasca); Enrico Cornaglia (Venasca); Luciano Conterno (Venasca) tornano ad accendere i riflettori sul caso.

Scrivono i citati consiglieri: “In qualità di membri delle minoranze consiliari della bassa valle, intendiamo esprimere alcune considerazioni in merito alla recente modifica dello Statuto dell'Unione Montana Valle Varaita e alla prossima elezione del suo Presidente. Poche settimane fa, il Consiglio dell'Unione ha approvato una modifica allo Statuto, che, ricordiamo, rappresenta le fondamenta dell'ente. Sarebbe opportuno intervenire su un documento di tale importanza quando il Consiglio è completamente composto ma, in questo caso, mancavano all'appello il rappresentante di Sampeyre e quello delle minoranze della bassa valle in quanto non ancora convalidati. Senza contare che la presidenza era ed è vacante. Un dettaglio che non ha impedito alla modifica di passare comunque, forse per una fretta che lascia spazio a molte domande”.

Dalla delibera del Consiglio emerge chiaramente che l’eliminazione del limite al numero di mandati consecutivi del Presidente è stata inserita all’ultimo minuto. Traspare anche, dalle dichiarazioni di alcuni consiglieri, che la decisione di rieleggere l'attuale Presidente sia già stata presa da tempo, e che nessuno si fosse mai preso la briga di leggere attentamente lo Statuto fino ad ora. Sarebbe interessante sapere perché questa modifica, che poteva essere affrontata tranquillamente nei mesi precedenti, sia stata portata avanti solo ora, forse proprio per rimuovere un ostacolo fastidioso. Ma c’è di più: sembra che, nella fretta di approvare il nuovo testo, qualcuno si sia dimenticato di leggere il comma 4 dell'articolo 24, che stabilisce chiaramente che il commissario si può occupare solo dell'ordinaria amministrazione. Ora, ci permettiamo di osservare che la modifica dello Statuto difficilmente rientra nell'ordinaria amministrazione. A supportare questa tesi c'è anche il fatto che, per approvare tali modifiche, è richiesta una maggioranza dei due terzi dei consiglieri presenti, il che indica chiaramente la natura straordinaria di un simile intervento. Un'ultima considerazione riguarda l'incostituzionalità del limite di due mandati consecutivi, una giustificazione avanzata da alcuni per supportare la modifica. Sarebbe forse più opportuno lasciare queste valutazioni nelle mani di un costituzionalista”.

Per quanto riguarda la prossima elezione del Presidente, si parla spesso di 'continuità'. Vorremmo però precisare che la continuità di cui si dovrebbe parlare è quella riferita allo sviluppo culturale e socioeconomico del nostro territorio, non una mera continuità personale delle figure ai vertici dell'ente. La valle ha bisogno di una guida che guardi al futuro con visione e che non si limiti a perpetuare dinamiche di potere consolidate”.

Invitiamo tutti i sindaci della valle Varaita a mettersi in gioco, a proporre e sostenere un nome 'fresco', capace di portare nuova energia alla gestione dell'Unione Montana e del territorio. È il momento di uscire dai soliti schemi e di dare alla nostra comunità una guida che sia in grado di affrontare le sfide del futuro con spirito innovativo e coraggioso”.

Una bordata arriva anche dal Comune di Brossasco, l’unico – tramite il vicesindaco Patrick Ribodetti – ad avere votato contro la modifica dello Statuto. “Lunedì sera al Consiglio dell’Unione – afferma il sindaco Paolo Amoriscoandrà in scena uno dei momenti  più bui della storia dell’Unione montana valle Varaita, un ente in cui il commissario (Giovanni Fina, sindaco di Melle e vice presidente uscente) fa votare la cancellazione del limite dei mandati per garantire la presidenza al presidente uscente Silvano Dovetta. Considerato che l’Unione è un ente di secondo livello di questa vicenda non si sarebbe mai saputo nulla se non fosse stata per la ferma opposizione di Brossasco. Dovetta, con ogni probabilità, sarà presidente per la terza volta e potrà esserlo sempre. Tutto questo fino a due mesi fa non era possibile. Se per qualche strano motivo – osserva Amorisco - Dovetta rinunciasse alla presidenza sarebbe solo per evitare un più che probabile ricorso al Tar”.

GpT

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