Attualità - 17 ottobre 2024, 17:05

“Valle Maira cardioprotetta”: l’importante progetto della CRI Comitato di Dronero e Gruppo di Acceglio

Sale a trentatré il numero degli apparecchi dislocati in tutti i comuni della valle, grazie al cospicuo contributo del B.I.M. delle Valli Maira e Grana, dei Comuni della Valle Maira nonché alcuni sponsor privati

“Valle Maira cardioprotetta”: l’importante progetto della CRI Comitato di Dronero e Gruppo di Acceglio

È un importante progetto “Valle Maira cardioprotetta”, iniziato quattro anni orsono e frutto di un'idea della CRI (Croce Rossa Italiana) - Comitato di Dronero e Gruppo di Acceglio. “La vastità del territorio della Valle Maira e la viabilità comportano dei tempi di intervento dei soccorsi lunghi - spiegano dal direttivo CRI di Dronero - e in ogni caso incompatibili con patologie cardiache. Risulta quindi necessario intervenire tempestivamente con le manovre di primo soccorso e con l'ausilio del defibrillatore si possono avere molte possibilità di salvare delle vite”.

Grazie al cospicuo contributo del B.I.M. (Bacino Imbrifero Montano) delle Valli Maira e Grana, dei Comuni della Valle Maira nonché alcuni sponsor privati, si sono potuti installare così dei defibrillatori che, aggiunti a quelli già esistenti acquistati precedentemente da qualche comune, hanno portato a 33 il numero degli apparecchi dislocati in tutti i comuni della valle.

Un numero di apparecchi destinato a crescere ancora

È un lavoro accurato quello che è stato svolto: tutti i comuni hanno collaborato ad individuare le postazioni degli apparecchi nei luoghi più significativi e facilmente reperibili, garantendo fornitura di energia elettrica per l'alimentazione delle teche riscaldate ove all'interno sono alloggiati i DAE. Internamente alle teche sono stati installati anche dei kit per la respirazione artificiale.

Per il controllo e la gestione di tutti gli apparecchi presenti in valle, la CRI Dronero ha stipulato con l'Unione Montana Valle Maira un’importante convenzione e provvederà anche alla formazione delle persone che vorranno imparare ad utilizzare gli apparecchi. A breve, infatti, verrà avviata la campagna informativa e presso la sede di Dronero verranno svolti i corsi e reclutati i volontari.

L'iniziativa ha avuto successo grazie anche alla competenza e professionalità dei fornitori - ci tengono a precisare dal direttivo CRI di Dronero - che oltre essere del territorio, sono stati sempre disponibili ad individuare soluzioni sempre all'altezza delle aspettative. A loro va il nostro ringraziamento per tutto il lavoro svolto, in particolare alla ditta BattiKuore di Boves per la fornitura e posa in opera dei DAE, dei pannelli informativi e dei kit di rianimazione, ed alla ditta Smartec S.r.l. di Villar San Costanzo che ha progettato e realizzato le teche riscaldate”.

Battikuore: al cuore si comanda

L’associazione BattiKuore nasce dalla necessità di formare i cittadini al primo soccorso in caso di emergenza. Mettendo in contatto Comuni, aziende e diversi enti del territorio con l’obiettivo condiviso di salvare più vite possibile grazie alla capillare diffusione di dispositivi DAE (Defibrillatori semi- Automatici Esterni) e alla diffusione della cultura della defibrillazione precoce tramite i corsi BLS-D (Basic Life Support Defibrillation) rivolti ai cittadini, principalmente agli alunni delle scuole. 

Ogni giorno, in Italia, più di 200 persone muoio a causa di un arresto cardiaco improvviso - spiegano dall’associazione -. In caso di attacco cardiaco improvviso il tempo per agire è davvero poco: ogni minuto che passa la persona perde il 20% di possibilità di sopravvivere. In questi casi i defibrillatori pubblici possono essere utilizzati dai testimoni al fine di aumentare la percentuale di sopravvivenza fino al 75%; grazie ad un massaggio cardiaco efficace e una scarica elettrica salvavita entro i primi cinque minuti dalla perdita della coscienza e del respiro. Per questo motivo è molto importante che le città siano fornite di una rete capillare di dispositivi salvavita e che i cittadini siano in grado di utilizzarli nel modo corretto”.

Il progetto “Valle Maira cardioprotetta” è la dimostrazione che se gli Enti presenti sul territorio, collaborano in modo costruttivo tra di loro, possono raggiungere risultati importanti per il benessere della comunità. “Stanno arrivando altre donazioni per l’ubicazione di ulteriori apparecchi - fanno sapere dalla CRI di Dronero -. Ora è il momento più importante, il momento che più persone imparino ad usare i DAE, e soprattutto che imparino le manovre salvavita, perché al cuore si può comandare!

L’ubicazione degli apparecchi viene segnalata sul sito della Regione Piemonte.

Beatrice Condorelli

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