Attualità - 17 ottobre 2024, 18:57

Le opere di Elio Garis in mostra a Savigliano con la collaborazione degli studenti del “Cravetta-Marconi” [VIDEO]

Dal 26 ottobre, Palazzo Muratori-Cravetta ospita "La Memoria dello Spirito – Genesi dell’opera/Genesi della mostra"

L'artista Elio Garis

L'artista Elio Garis

Le opere di Elio Garis nell’evento espositivo ‘La Memoria dello Spirito – Genesi dell’opera/Genesi della mostra’, allestito in Palazzo Muratori-Cravetta di Savigliano .

L'esposizione, curata da Marco Filippa in collaborazione con Laura Mellano dell’Ufficio Cultura del Comune, sarà inaugurata sabato 26 ottobre alle 18.

La mostra offre una preziosa opportunità per immergersi nel mondo creativo dell'artista originario di Vigone, nel torinese, esplorando la genesi delle sue opere attraverso disegni, sculture e modellini che raccontano il suo peculiare processo artistico.

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L'evento espositivo rappresenta un importante momento di incontro tra arte, educazione e il mondo giovanile.

Protagonisti di questo progetto sono anche gli studenti dell'Istituto ‘Cravetta-Marconi’ di Savigliano, iscritti ai corsi di ‘grafica pubblicitaria’, che hanno collaborato alla realizzazione dei materiali grafici della mostra, dai manifesti alle locandine, fino alle didascalie delle opere.

L’assessore alla Cultura Roberto Giorsino, presente alla conferenza di anteprima, ha sottolineato: “La mostra è frutto di una sinergia tra l’artista, l’Istituto e il curatore Marco Filippa, insegnante  nella scuola, che ha guidato gli studenti in un percorso di approfondimento dell’arte di Garis.

Un percorso che ha dato agli allievi una preziosa occasione di crescita professionale e creativa”.

Garis, artista noto per le sue opere scultoree installate in numerose piazze della provincia di Cuneo, ha voluto che questa esposizione fosse un momento di riflessione sul processo creativo.

Come lui stesso racconta: “Il titolo della mostra si divide in due parti: ‘Genesi dell'opera’, che rappresenta il mio viaggio artistico, e ‘Genesi della mostra’, che evidenzia il contributo degli studenti, coinvolti nel processo di allestimento.

La mia arte è un continuo divenire - spiega Garis. - Per me, disegnare significa incorporare le forme. Il primo disegno è già una forma. E dalla fusione tra un disegno e l’altro nasce un disegno intermedio fino a quello finaleQuesto processo di evoluzione mi permette di fare in modo che le forme, che nascono da sensazioni, diventino parte di me come artista".

La mostra si apre con una serie di modellini di opere scultoree che rappresentano la fase preliminare del lavoro dell'artista. Tra questi, anche un modellino di una scultura che verrà installata ad Argentera il prossimo febbraio.

Questa parte della mostra intende far percepire al pubblico quel momento magico che avviene ‘prima dell'opera’, quando il progetto artistico comincia a prendere forma, anche solo sulla carta.

Accanto ai modellini, sulle pareti della sala d'ingresso, si trovano 49 disegni scelti tra i 108 realizzati dall'artista.

"Disegnare è incorporare le forme - afferma Garis  - è il mezzo più veloce per mettere su carta pensieri, volumi e spessori.

La scultura, invece, richiede tempo e diventa un processo più profondo, quasi simbiotico con l’opera stessa".

 

A dimostrazione di questa visione, viene proiettato nell’ambito del percorso espositivo un video,  che spiega come la fusione tra i vari disegni, crei un continuo passaggio tra una forma e l’altra.

Uno degli aspetti più significativi della mostra è proprio la collaborazione con gli studenti dell’indirizzo Grafico dell’Istituto ‘Cravetta-Marconi’.

Garis ha già sperimentato un progetto simile anni fa, coinvolgendo gli studenti del Liceo ‘Darwin’ di Rivoli, e lo scorso anno scolastico ha riproposto l’esperienza a Savigliano. 

"Il sottotitolo 'Genesi della mostra' rappresenta proprio questo - spiega Filippa. - Gli studenti non solo hanno prodotto manifesti e locandine, ma hanno anche collaborato nella realizzazione delle didascalie per le opere, vivendo un’esperienza unica di confronto con il mondo dell’arte".

La mostra rappresenta non solo un’occasione per apprezzare il lavoro di Garis, ma anche per riflettere su come l’arte possa essere uno strumento di dialogo e crescita per le nuove generazioni.

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Tra le opere in esposizione, si trovano i modellini delle sculture più significative dell'artista, tra cui una delle ultime che ha dedicato a Gianni Agnelli, installata a Villar Perosa.

Garis si ispira spesso alla natura e ai modelli antichi, come dimostra la sua rappresentazione dei disegni delle grotte di Lascaux o il richiamo ai giardini zen giapponesi rappresentati con le opere realizzate in sabbia che raffigurano cerchi concentrici.

L’arte, per Garis, è un processo in continua evoluzione, un linguaggio che si adatta e muta con il tempo.

E così è anche questa mostra, nata dall’incontro tra un artista con il mondo dell'educazione, e la voglia di creare nuove forme di espressione.

La mostra, organizzata con il patrocinio del Comune di Savigliano, l’assessorato alla Cultura condiviso con l’Istituto ‘Cravetta – Marconi’ e con il contributo della Banca Cassa di Risparmio di Savigliano e Fotoicisa Effegi sarà visitabile dal 16 ottobre al 2 febbraio: sabato e domenica dalle 15 alle 18,30 o su appuntamento al numero 0172-710235

Ingresso libero.

Anna Maria Parola

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