Attualità - 15 ottobre 2024, 11:29

Cuneo, uno sguardo alla riqualificata Cascina Vecchia: “Entro maggio 2025 via con le attività commerciali” [FOTO]

Ieri (14 ottobre) la commissione con sopralluogo. Chiesti a Open Baladin chiarimenti sul canone di gestione e sul recente aggiornamento al contratto

Cuneo, uno sguardo alla riqualificata Cascina Vecchia: “Entro maggio 2025 via con le attività commerciali” [FOTO]

Si è alzato ufficialmente il velo sulla “nuova” Cascina Vecchia, nella frazione di San Rocco Castagnaretta di Cuneo, grazie alla commissione consiliare in loco svoltasi nel pomeriggio di ieri (lunedì 14 ottobre). Un appuntamento richiesto dalla forza di minoranza degli Indipendenti proprio per chiarire lo stato dell’arte relativo al progetto, che affonda le sue radici nella seconda metà del secondo mandato da sindaco di Federico Borgna e, quindi, nella Cuneo “pre Covid”.

Presenti per l’occasione – oltre ai presidenti di commissione Santina Isoardi ed Erio Ambrosino – gli assessori Luca Serale e Cristina Clerico, Enrico Collidà, i tecnici comunali tra cui l’ingegner Walter Martinetto e i rappresentanti di Open Baladin Elio Parola e Alessandro Ferrario. Mancava, impegnata fuori città per alcuni giorni, l’architetto e responsabile del progetto Silvia Oberto.


[I commissari riuniti]

“Cantiere cittadino maggiormente vessato dal Covid”

La commissione consiliare è stata buona occasione per toccare con mano le due strutture – una datata al ‘700 e l’altra al ‘400 – dell’area recentemente oggetto di recupero funzionale e che va verso una destinazione a centro aggregativo-commerciale. Ad aprire concretamente le porte ai consiglieri commissari è stato Parola, che ha poi guidato i presenti nella visita, specie della cascina dalle origini più antiche: secondo progetto questa struttura dalle tante stanze su più livelli per la maggior parte già totalmente accessibili – nei secoli rimasta miracolosamente intonsa pur senza veri interventi conservativi - avrà scopo museale e si accompagnerà a quella più recente, dove troveranno posto l’attività commerciale di somministrazione e una sala polivalente.

I lavori di recupero hanno avuto un costo iniziale di 2.255.000 euro, a cui l’amministrazione ha aggiunto 250mila euro per la manutenzione delle aree non a bando (ovvero quelle esterne alle strutture, ma comprese all’interno della cinta muraria).

Quello di Cascina Vecchia è stato senza dubbio il cantiere cittadino più impattato dal Covid e dalle vicende degli ultimi cinque anni, situazione che assieme alla strettissima sorveglianza della Sovrintendenza ha purtroppo rallentato molto le operazioni in cantiere, ma il risultato è stato raggiunto – ha spiegato Martinetto -. Il Comune ha terminato i lavori previsti a proprio carico, gli altri saranno appannaggio del concessionario”.

L’obiettivo è attivare l’area di somministrazione entro maggio 2025 – ha aggiunto Clerico -. Serve considerare sempre, però, che la motivazione di base del progetto è far vivere la struttura dandole l’opportunità di raccontare la propria storia”.

La struttura, che mi piace sempre considerare la ‘porta della città’ per chi viene dalla montagna, ha cambiato letteralmente volto negli ultimi mesi nonostante la grandi difficoltà e i rallentamenti vissuti – ha detto ancora Serale -. Cascina Vecchia è cucitura tra l’altipiano e la frazione di San Rocco: il suo recupero non è ‘solo’ quello di un edificio storico ma è fortemente collegato alla realizzazione di parco Parri e al rinnovamento dell’asse rettore”.


[Da sinistra: Cristina Clerico, Luca Serale e Santina Isoardi]

Il nodo del canone di gestione e l’addendum al contratto

Nel corso del dibattito che ha seguito la visita alle due strutture Serale e Clerico hanno realizzato una cronistoria del progetto, partito dalla decisione – presa nel dicembre 2016 – di recuperare Cascina Vecchia tramite i fondi del Bando Periferie.

L’affidamento è poi arrivato a ottobre 2021 e ha visto Open Baladin nel ruolo di capogruppo di un pool di soggetti ben più ampio dell’attuale. Il contratto prevedeva che con il pagamento del canone di 9.056,67 euro trimestrali si partisse dal 1° aprile 2023 (sei mesi dopo la firma, quindi), cosa che è stata nonostante il cantiere non fosse ancora pronto a partire. Il gestore, dopo aver pagato sostanzialmente tre tranches, a febbraio ha richiesto un addendum al contratto chiedendo che il Comune facesse partire i sei mesi di sospensione del pagamento dal maggio scorso e conservasse le tre trimestralità già pagate come anticipo. La richiesta è stata accolta in aprile.


[Uno dei due ingressi di Cascina Vecchia]

Tra dubbi e soddisfazione

Giancarlo Boselli (Indipendenti) ha ringraziato l’amministrazione comunale per aver convocato il sopralluogo ma ha posto dubbi specifici non solo sullo stato dei lavori relativi alla struttura dedicata alla somministrazione – espressi anche da altri intervenuti – e alle aree interne, ma anche sulle motivazioni dietro la richiesta di addendum al contratto (giudicate abbastanza gracili).

Ugo Sturlese (Beni Comuni) ha posto l’attenzione sulla parte storico-culturale del progetto, chiedendo quali istituzioni siano state coinvolte. E ha difeso le domande degli altri membri della minoranza: “Nessuno sarebbe tanto pazzo da mettere in dubbio la bontà dell'intervento, ma serve capirlo meglio”.

A complimentarsi e a dirsi soddisfatti sono stati Mario Di Vico (Cuneo Civica), Franco Civallero (FI), Flavia Barbano (Centro per Cuneo) e soprattutto Claudia Carli (PD) ed Elio Beccaria (Cuneo Civica): la prima frazionista da anni e il secondo legato per ragioni personali e di famiglia all’area stessa.

Al termine delle attività gli assessori hanno rimandato i consiglieri a una nuova commissione (con l’intenzione di avere la partecipazione, anche, dell’architetto Oberto). Serale ha annunciato, anche, un futuro incontro con sopralluogo in palazzo Santa Croce.

Simone Giraudi

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