"Sapeva leggere. Fu la scoperta più importante di tutta la sua vita. Sapeva leggere. Possedeva l’antidoto contro il terribile veleno della vecchiaia". Nel volume “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore”, Luis Sepúlveda, scomparso nel 2020, immaginava anche così il potere della lettura. Un potere che arricchisce, rende liberi, colma ed emancipa. E al potere dei libri è dedicato il Caffè Letterario di Bra, evento culturale e di aggregazione, ormai da sette anni in calendario a Bra e sempre con rinnovato successo.
Storia, narrativa, attualità, musica, arte e cibo. Sono i temi al centro della nuova stagione, che riparte nella sala di BrArte (via Vittorio Emanuele II, 148). Nuova location, ma stesso obiettivo di portare cultura e innovazione alla città, grazie ad argomenti stimolanti e ospiti eccellenti.
Il sipario si alza giovedì 17 ottobre, alle ore 21, con la presentazione del libro “Un Tasto Italiano” di Domenico Scarzello, presidente Compu (Associazione Italiana collezionisti macchine per ufficio) e grande appassionato di un’invenzione straordinaria, quella della comunicazione scritta. Tanto che a Bra, presso i locali dell’impresa Bra Servizi ha fondato un’esposizione permanente di esemplari di macchine per scrivere, provenienti da tutto il mondo, a formare un campionario davvero unico nel suo genere.
L’autore dialogherà con la curatrice del Caffè Letterario Silvia Gullino, che sarà affiancata dal fiduciario di Slow Food Bra, Gianni Milanesio, oltre che dalla padrona di casa Agata Comandè e dal presidente di Albedo, Flavia Barberis che hanno sposato l’iniziativa con forte entusiasmo.
E così vale anche per tutti gli affezionati del cenacolo letterario, tra i quali lo scrittore Pino Berrino e la pittrice Maura Boccato, sempre pronti a immergere il pubblico in un mondo di parole e storie affascinanti.
È così che nasce un’idea che vola sulle pagine dei libri per diffondere ancora una volta la forza liberatrice della lettura.
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