Attualità - 13 ottobre 2024, 07:00

Dalle Langhe a Parigi: all'asta la straordinaria collezione d'arte di Gianni Giordano

Un patrimonio di capolavori italiani stimato in oltre 15 milioni di euro di valore. Nella villa dell'imprenditore vinicolo mobili d'epoca, micromosaici e dipinti rari

Dalle Langhe a Parigi: all'asta la straordinaria collezione d'arte di Gianni Giordano

Il 26 e 27 novembre, Sotheby's porterà all'asta una collezione epocale di arti decorative italiane, una raccolta di 160 lotti che racconta la passione collezionistica di Gianni Giordano.

Noto appassionato d'arte e collezionista piemontese, Giordano ha dedicato oltre trent'anni a scovare pezzi unici, assemblati nella sua villa immersa tra i vigneti delle Langhe, nel cuore di Alba, un luogo che respira storia, cultura e tradizione vinicola. La famiglia Giordano, infatti, produce vino sin dal 1900, legando il nome a una terra di eccellenze gastronomiche e artistiche. Ma oggi, i riflettori sono puntati sulla sua collezione d'arte, destinata per la prima volta ad arrivare nelle mani di acquirenti internazionali.

La collezione è vasta e ricca di pezzi che celebrano il talento artigianale italiano del XVIII secolo. Tra i lotti più ambiti, uno splendido pannello in pietre dure semipreziose della bottega granducale fiorentina, un'opera del 1766 circa ispirata al dipinto di Giuseppe Zocchi e stimata tra €800,000 e €1,500,000. Un altro pezzo degno di nota è un pannello del 1774 raffigurante il Tempio di Vesta a Tivoli, opera di Cesare Aguatti, con una cornice impreziosita dallo stemma papale di Pio VI (stima: €250,000-500,000).

Giordano, oltre alla sua passione per le arti decorative, ha allestito nella sua villa una 'Kunstkammer', una raccolta eclettica e personale di artefatti storici che ne esemplifica l'amore per la bellezza e l’unicità. Questa asta rappresenta il primo passo per condividere al mondo una parte del suo universo artistico, lasciando immaginare quanto ancora possa riservare la sua collezione privata.

L'asta, con una stima complessiva tra i 15 e i 20 milioni di euro, offrirà uno sguardo unico sulle arti decorative regionali italiane, accogliendo opere che testimoniano l'ingegno e l’eleganza degli artigiani italiani. Pezzi piemontesi come una consolle di Giuseppe Maria Bonzanigo, decorata in lacca cinese (stima: €150,000-250,000), o i comò neoclassici di Giuseppe Maggiolini, realizzati per l'incoronazione di Napoleone a Milano nel 1805 (stima: €700,000-1 milione), riflettono la varietà e la raffinatezza dell’artigianato del tempo.

La collezione include anche rarità dell’arte orafa romana, come una cassetta in argento dorato di Luigi Valadier, appartenuta al cardinale Enrico Stuart (stima: €200,000-300,000), e micromosaici del Vaticano usati come doni diplomatici. Per chi ama le atmosfere della corte borbonica, un divano con schienale in vetro eglomisé proveniente dalla Villa Palagonia di Bagheria, insieme a una suite di dieci sedie siciliane firmate Michele Milana (stima: €120,000-180,000), riporta ai fasti del Regno delle Due Sicilie.

A completare il panorama, una sezione dedicata alla pittura europea del XVIII secolo: dalle vedute di Gaspar van Wittel (stima: €800,000-1.2 milioni) a un quadro di Giovanni Paolo Panini che ritrae un’udienza con Papa Benedetto XIV (stima: €600,000-800,000). La presenza di capolavori di artisti francesi, come opere dei fratelli Lagrenée, riflette il gusto raffinato del collezionista e l'influenza francese in Piemonte.

redazione

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