Attualità - 26 settembre 2024, 18:22

Pronto soccorso di Ceva h24? L'assessore regionale Riboldi: "Primo obiettivo intervenire sulle carenze di personale"

L'argomento è stato affrontato oggi, in occasione dell'inaugurazione del nuovo osteodensitometro donato alla radiologia. Presto anche la nuova dialisi a Mondovì

Pronto soccorso di Ceva h24? L'assessore regionale Riboldi: "Primo obiettivo intervenire sulle carenze di personale"

“Lavoreremo per reperire in primis il personale che al momento manca. Bisogna smetterla di dire che i reparti vengono chiusi, se chiudono è perché non c’è personale. L’obiettivo concreto è di portare nuovi numeri a Ceva che al momento, così come in altre zone, ha un pronto soccorso operativo 12 ore. Prima bisogna intervenire sulla carenza di personale e sfruttare i presidi al 100%, solo in questo modo si può tornare all’operatività piena. Tutto questo non avverrà domani certo, ma questo è il nostro obiettivo”.

Così l’assessore regionale alla sanità, Federico Riboldi è intervenuto oggi, giovedì 27 settembre, presso l’ospedale di Ceva dove è stato inaugurato un nuovo osteodensitometro a servizio della radiologia (leggi qui).

Nell’occasione il dottor Giuseppe Guerra, direttore AslCn1 ha presentato gli ultimi dati relativi all’attività del nosocomio cebano: “Lavoriamo per sopperire alla carenza di medici. La giornata di oggi, oltre che utile per inaugurare l’osteodensitometro è occasione per fare il punto su quanto si sta facendo all’ospedale di Ceva. Presto prenderanno avvio anche i lavori per la nuova dialisi di Mondovì”.

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“Oggi il pronto soccorso di Ceva ha circa 5.300 accessi all’anno, una media di 21 al giorno - ha detto Guerra - In questo ospedale abbiamo investito portando nuove strumentazioni e nuovi macchinari e i risultati si vedono. Per quanto riguarda l’attività chirurgica abbiamo un +35% rispetto agli anni precedenti, vengono effettuate 10 sedute operatorie settimanali (2 sedute al giorno per cinque giorni) di cui: quattro sedute di chirurgia, una di chirurgia vascolare, quattro di oculistica e una di posizionamento accessi vascolari e venosi a breve e lungo termine. Per quanto riguarda Mondovì presto inizieremo i lavori per la creazione della dialisi, con500 mila euro messi a disposizione da Fondazione CRC, 500mila dalla Banca Intesa San Paolo e speriamo un'integrazione da parte del Comune di Mondovì. Oltre a lavorare per il potenziamento del personale la nostra ambizione è quella di avere qui un ambulatorio di senologia”.

Sono in programma poi diverse opere per l’ospedale di Ceva, in dettaglio: sostituzione impianto Dialisi (osmosi), opere di consolidamento per la vulnerabilità sismici, lavori per l'Ospedale di Comunità, Potenziamento attività ambulatoriale (apertura ambulatorio senologico, incremento attività cardiologica), progetto Cure Palliative/Distretto per presa in carico domiciliare pazienti oncologici.

I POSTI LETTO A CEVA

ATTIVITA' MEDICA
SC Medicina interna 20 posti letto (di cui gestione integrata MED/ONCO 3 posti letto). Continuità Assistenziale a valenza sanitaria ( 5 posti letto),
nefrologia e dialisi 22.

ATTIVITA' RIABILITATIVA
SC Medicina Fisica e Riabilitazione 22 posti letto + 2 day hospital
ATTIVITA' CHIRURGICA
DH/DS Multispecialistico (oculistica, chirurgia, terapia antalgica) 3 day hospital

ATTIVITA' AMBULATORIALE

Ambulatori specialistici (Chirurgia - Oculistica - Cardiologia - Dermatologia - RRF - Ginecologia - Urologia - Neurologia - Diabetologia - Odontoiatria - Oncologia, ORL);
Ambulatori medicina (Pneumologia - Fisiopatologia Respiratoria -Spirometria- Allergologia e Asma Grave - Holter Pressorio 24h,
Saturazione Arteriosa delle 24h - NAO - Ecodoppler Vascolare distrettuale TSA, arti superiori ed inferiori, arterioso e venoso - post ricovero)
Servizio di Endoscopia Digestiva
Servizio di Nefrologia e Dialisi
Servizio di Radiologia


“Mi fa piacere essere qui, ringrazio gli amministratori presenti e i rappresentanti della Fondazione CRC. Ringraziamo la regione Piemonte nella figura dell’assessore Riboldi per la vicinanza al nostro territorio”. - ha detto il presidente della Provincia, Luca Robaldo - “La dicotomia Mondovì/Ceva non esiste, la collaborazione è massima e il fronte è comune”.

“Dietro tutti i numeri illustrati dal dottor Guerra ci sono persone che lavorano e hanno lavorato costantemente anche nella pandemia. - ha spiegato il sindaco di Ceva, Fabio Mottinelli - e il più grande grazie va a loro. Ho chiesto un occhio di riguardo per i nostri ospedali in particolare per Ceva quindi non mancheranno gli incontri in merito: se Ceva può lavorare di più, per quanto riguarda il pronto soccorso, ne giova anche Mondovì”.

QUALE FUTURO PER IL PRONTO SOCCORSO DI CEVA?

Il futuro dell’ospedale di Ceva, che ora ha il Pronto soccorso aperto 12 ore, è una partita che sembra ancora aperta. Non si esclude la possibilità di ampliare l’orario se vi saranno i numeri e personale a disposizione, ma non nell'immediato. 

“Partire dai piccoli ospedali ha per me un grande significato - ha commentato l’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi - Da ex sindaco sono fortemente convito che sia necessario lavorare affinché le comunità si avvicinino ai servizi che vengono garantiti nelle grandi città, senza abbandonare i piccoli comuni. Il paziente e le cure devono essere centrali per la nostra società. 

Oggi c’è tendenza puntare sugli ospedali più grandi, ma se sul territorio è presente un pronto soccorso aperto 12h bisogna imparare a sfruttare al massimo questo presidio. Se un pronto soccorso non è usato al cento per cento è difficile giustificare un’apertura h24. Il nostro obiettivo sarà quello di lavorare per rendere i presidi che abbiamo efficienti ma soprattutto efficaci, cercando di risolvere il problema della carenza di personale con la volontà di tornare alla piena operatività".  

Arianna Pronestì

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