E' uscita oggi la guida Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso: spaziano pizze tonde, tradizionali, a degustazione, al trancio disegnando la geografia più autorevole della pizza in Italia, nessuna regione esclusa.
Non mancano i riconoscimenti, anche di prestigio, per il Piemonte e, in particolare, per la Granda, che si aggiudica ben due "Tre Spicchi" su cinque totali.
A punteggio pieno Gusto Madre ad Alba. Questa la motivazione: "Tra ricerca e meticolosa selezione, la formula è polivalente tra colazioni e proposte salate. La sera va in onda lo spettacolo della pizza. Sei diversi impasti in varie declinazioni: ogni proposta è perfettamente a punto tra base e condimento. Non si sbaglia con le classiche, gran piacere dalla Tonnetto e cipollotto (impasto 100% farro, senza lievito, poi pomodoro, cipolla di Tropea, tonnetto, granella di cucunci, emulsione di pomodoro secco e origano) come pure dalla Battuta (carne cruda di giovenca Black Angus su impasto croccante)".
Stesso punteggio massimo per Fuori Tempo a Canale. "Pizze dalla duplice anima in sentieri sempre personali. C'è la classica napoletana, che, dalla tradizione, eredita tecniche e cotture, pur allargandosi all'uso di farine meno setacciate e a continue sperimentazioni. Una trentina le proposte, dalla Margherita a una piacevolissima Trapanese (con l'omonimo pesto, pecorino romano, pomodorini confit, noci e valeriana). Ecco poi le tonde servite a spicchi, in degustazione, che allargano il campo a farine, fermentazioni, cotture speciali. La Sicilia - farine di farro, ceci e grano di tipo 1 parzialmente germogliato - è condita con gambero marinato, burrata, pistacchi e zeste di arancia. A corollario le golose friciule, le piccole pale alla romana, secondi di carne e fritti di mare, dolci di rango. Altra sede a Chieri".
Non mancano le new entry e le pizzerie che si aggiudicano i "Due spicchi". Ma, lo evidenziamo, sono tutte tra le colline e i paesi Unesco.