Attualità - 21 settembre 2024, 15:31

Luca Cordero di Montezemolo è cittadino onorario di Mondovì: "Nella vita ho avuto passione e fortuna" [FOTO E VIDEO]

Tanti i temi affrontati dallo storico presidente di Ferrari, dalle prime esperienze nei rally, alle soddisfazioni raggiunte con il Cavallino rampante, fino alla nascita di Italo. Sul settore automotive italiano di oggi: "Sono triste e sconcertato, silenzio assordante sulla vicenda"

Luca Cordero di Montezemolo è cittadino onorario di Mondovì: "Nella vita ho avuto passione e fortuna" [FOTO E VIDEO]

"Ho sempre avuto tanta passione, ma ho avuto anche molta fortuna". 

Così Luca Cordero di Montezemolo, storico presidente della Ferrari (dal 1991 al 2014), imprenditore, fondatore di Italo e presidente di Telethon, ha ripercorso le tappe più importanti della sua carriera, in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria del Comune di Mondovì. 

La cerimonia, che si è tenuta questa mattina presso il museo della Ceramica, alla presenza delle autorità del monregalese, è stata aperta dal sindaco Luca Robaldo e dal presidente del consiglio comunale Elio Tomatis, che ha ripercorso la storia della Città, descrivendone in particolare le peculiarità e le bellezze artistiche, che l'amministrazione sta cercando di valorizzare a livello turistico. 

"Questa è la prima cittadinanza onoraria che viene conferita a una persona singola - ha ricordato Tomatis - in precedenza è stata assegnata alla Croce Rossa locale, agli Alpini e Milite Ignoto, ma quella di oggi è certamente un'occasione diversa e che ci riempie di orgoglio". 

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"La cerimonia di oggi - ha spiegato il sindaco Robaldo - è il coronamento di Mondovì e motori, manifestazione che offre due importanti momenti alla Città: quello del progetto restauro con gli istituti scolastici e quello editoriale, che quest'anno ha dato alle stampe il libro scritto dal giornalista Marco Volpe, dedicato proprio all'avvocato Luca Cordero di Montezemolo. Il nostro obiettivo come amministratori è quello di continuare a crescere e lavorare, rinnovando la voglia di futuro, ed è quello che cerchiamo di fare qui a Mondovì".

La cerimonia si è conclusa con la consegna della pergamena per la cittadinanza onoraria, approvata all'unanimità dal consiglio comunale lo scorso luglio (leggi qui), con la seguente motivazione: “Per il sostegno a molte attività di natura sociale, con particolare attenzione a quelle dedicate alla ricerca in campo sanitario. Per gli illustri risultati raggiunti nel corso della lunga carriera sportiva, in qualità di Dirigente del settore corse e di Presidente della celebre azienda “Ferrari”, attraverso i quali ha contribuito in maniera determinante al diffondersi dei valori sportivi, quali il rispetto dell’avversario, il rispetto delle regole, la capacità di collaborazione e l’importanza del lavoro di squadra. Come Dirigente industriale per aver determinato la realizzazione del mercato libero nel mondo ferroviario, garantendo a tutti i Cittadini l’introduzione di tariffe più vantaggiose e contribuendo al miglioramento dell’offerta, oltre che per l’impegno nel rilancio industriale di numerose aziende di caratura nazionale ed internazionale”.

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LA CITTADINANZA ONORARIA E IL LEGAME CON MONDOVI'

"È un piacere e un onore ricevere questo riconoscimento, la mia famiglia è legata a queste zone fin dal 1300 - ha detto Luca Cordero di Montezemolo - Nella mia vita ho avuto tanta passione, ma anche molta fortuna. Una fortuna è stata nascere dopo la guerra, che avevano vissuto mio padre e mio nonno, è stato importante sentirne i racconti. 

Quando ero presidente di Confindustria per piacere e necessità ho avuto modo di conoscere e visitare e tutta l’Italia: non sapete fino in fondo quanta fortuna avete a vivere in un territorio che ha storia, valori e qualità della vita, con un'operosità vera, profonda, di basso profilo, che spazia dall’industria a un agricoltura che diventa sempre più avanzata.

Ho avuto la fortuna, ma anche l'orgoglio di vincere 19 campionati del mondo di F1 (piloti e costruttori, ndr, di gareggiare con Daniele Audetto (presente in sala, ndr), di conoscere e lavorare con Enzo Ferrari. 

Per tornare a Mondovì: è una città in in una zona importante, con ubicazione strategica e una storia importante - ha concluso - e se potrò fare qualcosa per contribuire alla crescita lo farò con convinzione ed entusiasmo".

IL FUTURO DELL'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA: "SCOMPARE NEL SILENZIO ASSORDANTE"

"Sono triste nel vedere che la regione che è stata la regione dell'industria automobilistica, nata in Piemonte, viva questa situazione: l'industria automobilistica italiana non esiste più e sono sconcertato dal silenzio assordante sulla vicenda. Stiamo parlando della deindustrializzazione del paese". 

L'INCONTRO CON ENZO FERRARI 

"Enzo Ferrari era un uomo che è riuscito a trasformare un sogno e una passione in un'azienda. Da lui ho imparato molto, in particolare due cose: non arrendersi mai, guardare avanti, lottare e, soprattutto, essere rigorosi e più attenti quando si vince, quando le cose vanno bene, per non adagiarsi sugli allori; perché è molto più facile reagire e impegnarsi quando le cose vanno male".

LA NASCITA DI ITALO e TELETHON

"Ricordo notti insonni a guardare il soffitto legate alla nascita di Italo. Un progetto che in molti considerarono folle, ma il vero imprenditore è quello che si accolla il rischio e sa di essere solo, ma soprattutto sa che è lui a decidere. E invece è la prova è che è giusto che ci sia concorrenza, un qualcosa che spinga tutti a fare meglio. E Italo oggi offre soprattutto questo: la possibilità di scegliere.

Credo poi che per il futuro sia importantissimo investire nella ricerca, pensiamo a quanto lavoro svolgono, ogni giorno, i ricercatori e le ricercatrici di Telethon, una realtà straordinaria. Ecco un Paese che non investe nella ricerca, non ha futuro". 

L'ESORDIO COME "NERONE" E I RALLY OGGI IN ITALIA

 

"I miei genitori volevano che io studiassi e non perdessi tempo. Comperammo una Fiat 500 a metà, io e Cristiano Rattazzi, scelsi lo pseudonimo di Nerone sperando di non essere scoperto…ma non andò così. Mio padre scoprì subito tutto.  

Oggi i rally sono costosi, meno importanti in Italia. Lancia e Fiat avevano auto che oggi non ci sono più: oggi si corre con Toyota, Skoda, l'industria automobilistica vuol dire innovazione tecnologica, rapporto tra industria e università, se non c'è industria non ci possono essere corse". 

Arianna Pronestì

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