Attualità - 20 settembre 2024, 16:13

Giovanni Damiano saluta l’associazione “Officina delle Idee per l’ospedale di Saluzzo”

Dopo due mandati da presidente del sodalizio Damiano cede il testimone alla guida dell’associazione che ha sostenuto il nosocomio saluzzese con progetti importanti durante la pandemia e propone nuove sfide per la sanità locale

Giovanni Damiano

Giovanni Damiano

Dopo due mandati da presidente dell'associazione "Officina delle Idee" Giovanni Damiano cede il testimone alla guida del sodalizio.

L’associazione era nata nel 2017 da un gruppo di cittadini saluzzesi desiderosi di fare qualcosa a sostegno dell’ospedale cittadino.

Alla presidenza era stato eletto, Giovanni Damiano che ha dovuto dare le dimissioni dopo la sua candidatura a sindaco ed attualmente è consigliere di minoranza a Saluzzo. Con lui si è dimesso anche Luca Franco, che svolgeva la funzione di segretario, ed è assessore  al Bilancio e allo Sport nel Comune di Verzuolo.

Tra i progetti portati avanti dall’associazione da rimarcare nel periodo della pandemia, con la trasformazione del nosocomio cittadino in ospedale Covid, Officina delle Idee viene da subito identificata come riferimento per tutto il territorio attraverso il sodalizio sono state raccolte somme ingenti a sostegni della struttura saluzzese.

Oggi l’ Officina delle Idee continua il suo impegno in difesa della struttura e della sanità pubblica.

Mercoledì 18 settembre, si è tenuta l'assemblea annuale, in cui si sono svolte le elezioni per il  nuovo direttivo che eleggerà il nuovo presidente.

Giovanni Damiano saluta l’assemblea degli iscritti con queste parole:

Come presidente uscente dell’associazione ‘Officina delle idee per l’Ospedale di Saluzzo’, porgo a tutti  i soci e al direttivo i miei saluti ed i miei ringraziamenti per il lavoro svolto in questi anni: mi sia consentito in particolare alla vice presidente Andreana Chiavazza per la passione e la generosità profuse.

È stato un periodo intenso, in cui credo si sia svolto un importante lavoro  a sostegno della sanità pubblica locale, di cui l’Ospedale cittadino è il simbolo.

La pandemia di Covid 19 che ha afflitto il mondo e colpito anche duramente il Saluzzese , è stata credo la più grande sfida che insieme siamo stati chiamati ad affrontare negli ultimi anni. 

Abbiamo fatto la nostra parte, raccogliendo e gestendo con scrupolo e trasparenza ingenti somme di denaro: acquistando dispositivi di protezione individuale per gli operatori; migliorando la struttura ospedaliera stessa e finanziando importanti interventi (come ad esempio il raffrescamento dei Reparti di medicina), facendo soprattutto rete con enti ed altre realtà del mondo del volontariato.

Ultimo traguardo il potenziamento dell’Emodialisi di Saluzzo, insieme ad altre importanti associazioni e Comuni, di cui finalmente beneficiano tanti nostri concittadini.

Oggi nuove sfide si prospettano dinanzi al cammino della sanità pubblica nazionale e anche locale: la carenza di personale mette in discussione servizi essenziali su territori estesi come quello in cui viviamo (come il locale Pronto soccorso).

Il nuovo Ospedale di pianura e la sua realizzazione richiedono tempi certi e servizi di supporto infrastrutturale adeguati per la sua agevole fruizione, mentre crescono i bisogni e le forme di cronicità per una popolazione sempre più anziana.

Credo, in ogni caso, che nell’attesa del nuovo Ospedale occorra sostenere e difendere i servizi che quello esistente eroga: una Medicina interna efficiente, una Chirurgia che funziona, una Fisiatria che è apprezzata dall’utenza e molto altro ancora.

Per me oggi si chiude una pagina importante della mia vita, ma restano in me vivi i valori dell’impegno civico e della ricerca del bene comune che mi sono stati trasmessi con l’esempio.

Ringrazio il direttore generale di Asl Cuneo 1 dr. Giuseppe Guerra per la collaborazione, come – tra i tanti – il dr. Luca Dutto ed il dr. Marco Quercio per aver incarnato  quello che è per me un valore aggiunto di ogni professione, ma in particolare di quella medica: l’empatia, il “mettersi nei panni” di chi soffre ed ha bisogno di cure.

Perché nessuna forma di intelligenza artificiale potrà mai sostituirsi all’umanità naturale di chi continua a credere ed a lottare per una Sanità pubblica come diritto irrinunciabile di ogni cittadino”.

redazione

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