Curiosità - 14 settembre 2024, 15:23

Le voci narranti dei soldati contadini protagoniste dell'ultimo libro dello storico benese Tommaso Salzotti

Edito da Nino Aragno Editore, ci accompagna in un viaggio nella storia recente d'Italia

Le voci narranti dei soldati contadini protagoniste dell'ultimo libro dello storico benese Tommaso Salzotti

“Storie di vita e di malaguerra. Diari di soldati del Risorgimento”: è questo il titolo del nuovo libro dello storico Tommaso Salzotti, stampato da Nino Aragno Editore. Di Bene Vagienna, ci accompagna in un viaggio nella storia recente d’Italia, che ci permette di ascoltare “le voci narranti dei soldati-contadini” che “ci parlano ancora, come nelle veglie di un tempo”.

Cinque diari contadini dell’Ottocento piemontese raccontano l’Italia attraverso le battaglie del Risorgimento, le feste popolari, le rovine di Pompei, la “pizzica” salentina, gli emigranti che “scendono in Francia con quattro cose in un sacco”, gli applausi dei lombardi ai “fratelli piemontesi” e gli strambotti alla libertà che “passeggia maestosa a rallegrare le nostre contrade…”.

Partir soldato era per le famiglie contadine quasi la versione beffarda del tradizionale grand-tour dell’aristocrazia europea. Il servizio militare (anche per lunghi sette anni, come per Filippo Prandi) veniva calendarizzato non come un “rito di passaggio”, ma come una condanna. Il male assoluto. Si partiva da casa come condannati e si entrava in un reggimento come gente da bastone. Per questi uomini-qualunque il diario era un esercizio di liberazione dalla realtà sporca di polvere e di paura: si entrava in un mondo disobbediente, senza gradi e senza ordini. Questi testi – pur straripanti di storpiature lessicali – fanno intravedere l’infanzia turbolenta e minacciosa delle filande piemontesi, i carusi siciliani, la guerra civile del brigantaggio meridionale (“dàgli addosso agli scomunicati piemontesi!”), l’Italia delle cento frontiere e “il corpo dissacrato” sui campi di battaglia…
Le voci narranti dei soldati-contadini ci parlano ancora, come nelle veglie di un tempo.


Salzotti, nato a Bene Vagienna nel 1935, è stato docente e dirigente scolastico; dopo la laurea in Pedagogia e Filosofia, l’abilitazione in Lettere moderne e l’abilitazione in Filosofia, ha conseguito la specializzazione biennale in Psicologia e Scienze dell’educazione. Autore di numerosi saggi, ha pubblicato anche sulla rivista “Il presente e la storia”; una sua rubrica storica è stata ospitata sul “Vagienna”, mensile di Bene Vagienna.

redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A SETTEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU