Attualità - 12 settembre 2024, 10:03

Nuovo Codice della Strada e piste ciclabili, a Cuneo rischiano quelle del bando “Piemonta in bici” e del progetto Eurovelo

Manca solo l'approvazione in Senato e già “promette” ricadute e incertezza il disegno di legge presentato dal ministro Salvini. L'assessore comunale alla Mobilità Pellegrino: “Confidiamo venga rivisto prima dell'entrata in vigore”

Nuovo Codice della Strada e piste ciclabili, a Cuneo rischiano quelle del bando “Piemonta in bici” e del progetto Eurovelo

La riforma del Codice stradale è ancora in attesa della discussione al Senato per l'approvazione finale. Sarà solo allora che il Disegno di legge presentato dal vicepremier e ministro dei Trasporti ed Infrastrutture Matteo Salvini diventerà legge definitiva e vincolante, dopo i canonici 15 giorni di “vacatio legis” dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

La nuova norma, concepita anche per tutelare maggiormente i ciclisti, potrebbe avere delle ricadute significative sull’infrastruttura ciclabile anche a Cuneo, soprattutto su quelle ancora da realizzare finanziate tramite il bando della Regione Piemonte “PieMonta in bici”, di cui il Comune di Cuneo ha appena ricevuto i fondi, o quelle previste nel progetto dell'Eurovelo 8, in fase di realizzazione. L'articolo 8 del titolo II prevede che solo le ciclabili delimitate con cartellonistica o cordoli siano considerate legali. La semplice segnaletica orizzontale tracciata con la vernice sulla strada non sarebbe più sufficiente e non a norma. Quelle, per intenderci, attualmente percorse regolarmente da centinaia di ciclisti.

Il testo del Codice ha abolito alcune norme in vigore dal 2020 “che avevano consentito ai Comuni di realizzare centinaia di chilometri di corsie ciclabili anche in segnaletica”. A lanciare l'allarme fu inizialmente Anci, l'associazione nazionale comuni italiani, attraverso il suo rappresentante Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e alla Protezione Civile del Comune di Milano, che sulla questione delle corsi ciclabili era intervenuto in un’audizione davanti la commissione Ambiente del Senato richiedendo di lasciare invariata la norma.

Tornando a Cuneo, per adeguarsi a tale provvedimento sia per “PieMonta in bici” che per il progetto Eurovelo il rischio è di trovarsi in corso d'opera a lasciar in sospeso e non completare la realizzazione delle piste ciclabili o a dover sostenere delle spese non previste per l'installazione di eventuali cordoli o di segnaletica con cartelli appositi, con relative complicazioni. Soprattutto nella seconda ipotesi resta da capire chi dovrebbe assolvere ai nuovi costi, oltre alla fattibilità e ai tempi di realizzazione. Se così fosse, alcune frazioni o paesi limitrofi che finalmente attraverso le nuove vie ciclabili avrebbero potuto essere collegate all'altipiano potrebbero trovarsi ad attendere tempi migliori.

L'assessore del Comune di Cuneo alla Mobilità Luca Pellegrino dichiara a riguardo: “Ci auguriamo che una volta dovesse entrare in vigore il nuovo Codice della Strada, così come è stato approvato alla Camera dei Deputati, si pensi a compensare con buon senso alla sua possibile applicazione. Ma confidiamo che in sede di discussione al Senato possa essere rivisto al meglio per evitare ricadute sulle Amministrazioni comunali”.

Cos'è Eurovelo?

EuroVelo è la rete europea di piste ciclabili ed è un’iniziativa della Federazione Europea dei Ciclisti (ECF), in collaborazione con partner nazionali e regionali. Incorpora una rete di 17 percorsi ciclabili a lunga percorrenza che attraversano e collegano l'Europa. I percorsi possono essere utilizzati dai cicloturisti a lunga percorrenza, così come dalle popolazioni locali.

Il bando "PieMonta in bici"

“PieMonta in bici: infrastrutture ciclistiche strategiche” è una iniziativa che vuole sostenere la realizzazione di nuove infrastrutture ciclistiche e dei servizi ad esse collegate a beneficio di coloro che si recano al lavoro in bici o anche solo per il cosiddetto primo/ultimo chilometro.


Il bando e il relativo finanziamento premiano progetti che hanno caratteristiche specifiche, come il fatto che a concorrere siano progetti con una dimensione sovralocale presentati da Comuni in forma aggregata, che i collegamenti ciclabili proposti siano preferibilmente di tipo lavorativo, che mettano in comunicazione i trasporti di lunga percorrenza su ferro con l'ultimo miglio in bicicletta.

Da qui la scelta che Cuneo sia capofila di una progettualità che vede coinvolti i Comuni di Cervasca, Busca e Tarantasca.

Due le direttrici su cui si è lavorato che partono dalla Stazione ferroviaria di Cuneo: la prima verso Cervasca, passando da Cerialdo, la frazione più vicina all’altipiano ma fino ad oggi senza un collegamento ciclabile. Questo percorso diventerà uno snodo nevralgico anche in vista della costruzione del nuovo ospedale e collegherà una delle aree industriali più importanti e più popolose alle porte di Cuneo, con un valore aggiunto turistico verso le valli Grana e Stura. La seconda direttrice, verso Busca e Tarantasca, proseguirà il collegamento verso le frazioni dell’Oltrestura e contribuirà a completare un collegamento turistico nel contesto del previsto Eurovelo 8: si potrà poi così pensare di realizzare una ciclovia che, partendo da Vernante, arriverà fino a Costigliole di Saluzzo, unendo 2 tratti già finanziati ed in corso di realizzazione, senza trascurare la funzione relativa agli spostamenti sistematici che, specialmente nel tratto tra San Chiaffredo e Busca, vedono attraversata un’area con insediamenti commerciali e produttivi importanti unitamente alla possibilità di interscambio con il trasporto pubblico locale.

Sara Aschero

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