Politica - 04 settembre 2024, 07:14

Elezioni Consiglio provinciale, centrodestra col fiato corto per arrivare a completare la lista

Giovedì 5 settembre si presenta “La Nostra Provincia” (centrosinistra a trazione Pd). Ultime limature per il Patto civico centrista di Robaldo. A destra solo Forza Italia ha pronta la “quadretta”. Fratelli d’Italia e Lega ancora in fase di gestazione. Tutto in salita il percorso della ventilata formazione del consigliere cuneese Domenico Giraudo

Il consiglio provinciale ad ottobre 2022 in occasione dell'insediamento di Robaldo alla presidenza

Il consiglio provinciale ad ottobre 2022 in occasione dell'insediamento di Robaldo alla presidenza

Ultime, frenetiche consultazioni per la definizione delle liste per il Consiglio provinciale, il cui termine ultimo per la presentazione è fissato per lunedì 9 settembre a mezzogiorno. 

La prima a essere ufficializzata sarà “La Nostra Provincia”, la formazione di centrosinistra (civica ma a trazione Pd) che ha già fissato l’appuntamento per giovedì 5 settembre alle 18 a Cuneo nella sala Falco nel palazzo della Provincia  

“La Nostra Provincia” – lo abbiamo già evidenziato in precedenti articoli - perde per strada due consiglieri uscenti: Silvano Dovetta, sindaco di Venasca, che – dopo le fortune di Gallo cui ha concorso - cambia parrocchia, e Mauro Astesano, sindaco di Dronero, che ha deciso di starsene fuori dalla mischia dopo la controversa nomina di Mauro Gola, ora presidente della Fondazione, in seno alla CrC. 

In pole i tre uscenti: Bruna Sibille (vicepresidente del Consiglio comunale di Bra), Davide Sannazzaro (sindaco di Cavallermaggiore e responsabile enti locali del Pd) e Loris Emanuel (sindaco di Moiola), l’ultimo arrivato un paio di mesi fa. 

L’homo novus  del centrosinistra è Alberto Gatto, neo sindaco di Alba.

New entry insieme a lui, Stefania D’Ulisse (capogruppo consiliare di Cuneo Solidale e Democratica); Andrea Tagliano (consigliere comunale di Saluzzo); Luca Bessone (consigliere a Beinette) e Pierluigi Balbi (consigliere a Dronero).

La lista del Patto civico – nella vulgata “lista Robaldo” – è ai nastri di partenza, pur se necessita ancora di qualche limatura.

Certi i tre uscenti: Vincenzo Pellegrino, capogruppo di Centro per Cuneo; Pietro Danna, consigliere a Monastero Vasco; Silvano Dovetta, sindaco di Venasca e presidente dell’Unione montana Valle Varaita.

Certe le candidatura di Ivana Casale, sindaco di Manta, Alberto Pettavino, consigliere a Savigliano, e di Enrico Mariano detto “Baggio”, consigliere a Racconigi.

Probabili quelle di Vilma Ghigo, vicesindaco di Peveragno, Sergio Rinaldi, vicesindaco di Diano d'Alba, Rosalba Bugnella, consigliere di Dogliani, Sismia Selvaggia Spertino, consigliere di Trinità.

Ancora in forse, ma possibile, la scesa in campo della sindaca di Caraglio Paola Falco

Hanno dato invece forfait la vicesindaco di Borgo San Dalmazzo Clelia Imberti ed Erika Chiecchio, ex assessora e ora consigliera di maggioranza a Mondovì, i cui nomi erano ballati nelle scorse settimane.

Non proprio in alto mare, ma ancora in fase di gestazione la squadra del centrodestra.

Archiviata l’ipotesi di una lista unica – Robaldo ha tenuto il punto con l’appoggio (tacito) di Alberto Cirio ed (esplicito) di Enrico Costa – il centrodestra è alla ricerca di candidati. 

L’unica certezza – sic stantibus rebus - è la ripartizione numerica: essendo 12 i candidati a ciascuno dei tre partiti spetteranno 4 candidati.

Forza Italia risulta essere l’unico partito ad aver definito la rosa.

Riconfermati i due uscenti: Massimo Antoniotti (consigliere di Borgomale e per qualche mese presidente della Provincia nella fase di passaggio tra Federico Borgna Luca Robaldo) e Graziella Viale (vicesindaco di Roaschia). Scendono in pista, al loro fianco, Roberto Baldi (sindaco di Bagnolo) e Simone Manzone (sindaco di Guarene).

Fratelli d’Italia ha sollecitato (e sperato) fino all’ultimo che si addivenisse ad una lista unitaria di centrodestra, ma ora deve correre ai ripari cercando una “quadretta” che tenga conto delle varie anime del partito.

In pole c’è Rocco Pulitanò (consigliere di minoranza a Mondovì). Il nome forte su cui FdI puntava era Valerio Oderda, sindaco di Racconigi, ma l’interessato ha declinato l’offerta non fosse altro perché nella lista Robaldo figura Enrico “Baggio” Mariano.

Possibile – viene da chiedersi - che “Baggio” abbia accettato di correre coi civici centristi senza l’avallo del “suo” sindaco? 

Per FdI circolano i nomi di Noemi Mallone (consigliera di minoranza a Cuneo), Nicolò Giordana (consigliere di minoranza a Saluzzo) e quello di Emanuele Bolla (consigliere sempre di minoranza ad Alba).    

Anche la Lega faceva affidamento sulla lista unitaria, ma ha dovuto prendere atto che uno dei partner, Forza Italia, non era di questo avviso. 

Scontate le ricandidature degli uscenti Simona Giaccardi (presidente del Consiglio comunale di Fossano) e di Stefano Rosso (sindaco di Sommariva Perno), il senatore e segretario provinciale Giorgio Bergesio si è riservato un paio di giorni per scegliere gli altri due nominativi. 

Tutto in salita il percorso della ventilata lista annunciata dal consigliere comunale cuneese Domenico Giraudo.

 

“Stiamo ricevendo diverse disponibilità di adesione ad un'aggregazione temporanea di amministratori che si concentri principalmente sui temi e cantieri più significativi per il territorio. Al momento – spiega Giraudo - non abbiamo ancora raggiunto il numero necessario e il periodo non aiuta. In ogni caso – mette le mani avanti il consigliere da poco passato dal Pd al gruppo misto di maggioranza - se non dovessimo farcela continueremo il percorso iniziato per arrivare pronti al prossimo appuntamento”.

Giampaolo Testa

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