Storie di montagna - 25 agosto 2024, 07:34

STORIE DI MONTAGNA 126/ Chiara, Emanuele e Dino e la Casa che profuma di accoglienza

Non sempre entrando in un luogo si ha quella sensazione, ma in questo posto, in Valle di Susa, mi sono sentita avvolta da una morbida coperta colorata e ho lasciato ansia e cattivi pensieri fuori dalla porta

STORIE DI MONTAGNA 126/ Chiara, Emanuele e Dino e la Casa che profuma di accoglienza

Ci sono dei posti dove la parola che ti accompagna è accoglienza!

Non sempre entrando in un luogo si ha quella sensazione, ma in questo posto, in Valle di Susa, mi sono sentita avvolta da una morbida coperta colorata e ho lasciato ansia e cattivi pensieri fuori dalla porta.

Ad aspettarmi Chiara e Dino, una coppia che ha deciso di aprire le porte della propria casa e di allargare le braccia verso l’ospitalità, ma partiamo dall’inizio.

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Tutto parte da un rustico di cui Chiara si è innamorata e dove ha investito tutte le sue energie. Una dimora che, dopo una grande ristrutturazione, piano piano ha preso forma. Questo luogo non è stato solo residenza per questa donna, ma per un lungo periodo della sua vita era abitazione e lavoro, infatti, mentre al piano superiore viveva, a quello inferiore c’era il suo “nido in famiglia”. Chiara è stata educatrice per i servizi sociali e dopo 12 anni di questo lavoro, sempre più duro e difficile, ha trovato un nuovo inizio ed ha aperto questo piccolo mondo colorato e divertente per i bimbi della valle.

Durante i primi anni, di questa nuova professione. incontra Dino, un giardiniere e così, sotto il tetto di questo caseggiato arriva una figura nuova. Con i loro figli, Emanuele e Paolo, Entrambi con dei figli avuti da precedenti matrimoni, iniziano a vivere sotto lo stesso tetto e si forma una splendida famiglia allargata.

 

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L’arrivo di questa nuova situazione porta qualcosa di unico, ovvero tante mani capaci di mettersi in gioco, con esperienze diverse, che investono energie in questo posto trasformandolo, poco per volta, nel piccolo paradiso che è oggi, dove ogni angolo ti fa sorridere e ogni ambiente è curato nei minimi dettagli. 

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Ma cosa c’è di diverso qui che mi ha colpito così tanto?

Posso dire che entrare nello splendido giardino, che contorna la casa, significa fare un viaggio tra profumi meravigliosi, dove spiccano fiori, aromatiche, officinali e una collezione di tipi di menta, che arriva da tutto il mondo. Tutto è iniziato dalla passione dei membri della famiglia, che avevano semplicemente voglia di rendere la loro casa, ma con il passare del tempo, dedicarsi al giardino e all’orto, per Chiara, diventa qualcosa di più che un passatempo, inizia ad avere voglia di dedicare sempre più tempo alla terra e così, dopo dieci anni impegnativi e unici, chiude il suo nido.

“Ho fatto una scelta importante” mi dice Chiara “Ma mi sono guardata intorno e ho capito che potevo valorizzare tutto ciò che avevo, senza fare di più, perché viviamo in un posto bellissimo e abbiamo la possibilità di poterlo rendere unico e accogliente!” conclude mentre chiacchieriamo avvolti dal verde di questo luogo incantato.

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Chiara e Dino hanno saputo aprire le porte della loro casa valorizzando quanto avevano con semplicità e attenzione. Non è sempre necessario modificare in modo radicale un ambiente per renderlo qualcosa di speciale.

Le stanze del nido, così, si sono trasformate in due alloggi, che al loro interno conservano dei giochi, per intrattenere i piccoli ospiti che oggi soggiornano tra queste mura.

Il giardino è diventato un luogo di pace e relax dove ci si può immergere in una tinozza finlandese, circondata dal verde, e dove si può sentire lo scorrere del ruscello adiacente.

Chiara e Emanuele hanno iniziato ad appassionarsi all’essiccazione e così, qualcosa che prima era solo ad uso famigliare, com’è  successo anche per l’orto, diventa una piccola produzione di prodotti da vendere che vengono trasformati in azienda.

Dino e Chiara si sono innamorati  durante un corso di balli occitani quindi, non poteva mancare, all’interno di questa casa magica, un portico che, per l’occasione, ogni mercoledì, si trasforma in pista da ballo dove entrambi insegnano a locali e curiosi le danze che li hanno fatti incontrare. 

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Un percorso che è iniziato per la famiglia e che è diventato l’azienda agricola “Le Man C’a Fan”che significa le mani che fanno, e credo non si potesse scegliere nome migliore.

In questa piccola azienda a conduzione famigliare si coltiva per l’autoconsumo, ma ciò che avanza è destinato alla vendita. Non ci sono degli appezzamenti di terreno enormi, ma poche cose fatte bene e quindi prodotti di altissima qualità.

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Durante l’estate si può trovare frutta e verdura fresca, insieme ai trasformati davvero particolari come: il preparato per purè essiccato, le tisane per tutti i gusti con dei nomi davvero divertenti, gli insaporitori, le caramelle di cachi durante il periodo di Natale, gli zuccheri e i sali aromatizzati: insomma tante piccole golosità che puoi trovare solo qui.

Ho chiesto a questa coppia perchè consigliano di soggiornare presso la loro struttura e la risposta è stata semplice come lo sono loro; “Perchè qui puoi davvero staccare la spina, immergerti nel verde, stare in contatto con la natura, in un luogo centrale rispetto a tante cose belle da visitare, che consente di riposare e ricaricarsi!”

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Un’ospitalità lenta, a misura di famiglia, in un posto tranquillo, dove mi sono sentita come a casa, ho potuto sorseggiare un caffè nello splendido giardino e con piacere ho chiacchierato con i padroni di casa che mi hanno regalato parte del loro tempo.

Qui c’è una bella energia che vale la pena di respirare per provare un’esperienza differente che genera corpo e mente.

Puoi trovare delle informazioni su questo piccolo paradiso sul profilo instagram https://www.instagram.com/ospitalita_lemancafan

Cinzia Dutto

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