Economia - 24 agosto 2024, 12:14

Costo del debito pubblico pari al sistema della pubblica istruzione, Ghisolfi d'accordo con Panetta

Le riflessioni del Governatore al meeting dell'amicizia di Rimini trovano piena condivisione da parte del banchiere scrittore cuneese

Il Governatore della Banca d'Italia Fabio Panetta con Beppe Ghisolfi

Il Governatore della Banca d'Italia Fabio Panetta con Beppe Ghisolfi

Il Governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, intervenuto al più recente meeting dell'amicizia di Rimini, lo ha ribadito a chiare lettere inequivocabili: il costo del servizio del debito pubblico - in pratica ciò che versiamo ogni anno in termini di interessi passivi sullo stock dei titoli di Stato - corrisponde a un esborso pari a quello sostenuto per garantire l'intero sistema statale della pubblica istruzione.

Anzi, le statistiche ufficiali vanno oltre: nel corso del 2022, la spesa dello Stato per il sistema Scuola è ammontata a 79 miliardi di euro, a fronte di 82 miliardi di interessi versati per remunerare i sottoscrittori nazionali ed esteri del debito pubblico tricolore.

Una spesa, quest'ultima, ulteriormente salita nei periodi successivi, in considerazione della crescita dello stock del passivo debitorio salita oramai oltre la soglia del 140 per cento del prodotto interno lordo dell'azienda Italia.

Le riflessioni del Governatore Panetta trovano piena condivisione da parte del banchiere scrittore Beppe Ghisolfi, di cui quest'anno ricorre il decennale della prima stampa dell'edizione Aragno del Manuale di educazione finanziaria.

Ghisolfi e Panetta hanno avuto modo di conoscersi e salutarsi a Marrakech, in Marocco, nell'autunno del 2023 - quando l'attuale Governatore di Bankitalia era stato da poco designato dal governo Meloni ma non era ancora entrato ufficialmente in carica al vertice di via Nazionale - nel corso del concomitanti lavori del fondo monetario internazionale, della banca mondiale e del gruppo mondiale delle Casse di risparmio (WSBI, di cui Ghisolfi è unico consigliere di amministrazione per l'Italia).

In un momento storico in cui si parla di Ius Scholae, per sottolineare la capacità del settore educativo di favorire progetti di integrazione e inserimento verso il pieno conseguimento della cittadinanza civica e giuridica, in tale contesto la cittadinanza economica, resa possibile dall'introduzione dell'educazione finanziaria nei programmi didattici obbligatori, ne è un elemento costitutivo.

cs

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