Attualità - 23 agosto 2024, 18:25

Cuneo, entro la prossima settimana il bando su tettoia Vinaj: sarà una concessione amministrativa ventennale

Linee guida discusse nel corso della II Commissione consiliare di ieri sera. L'assessore Spedale: "Prevista un'asta a offerte segrete con prezzo base non inferiore al canone mensile dell’attuale concessione temporanea. Nell'offerta tecnica dovrà essere dimostrata l'esperienza maturata in strutture ricettive e la capacità di organizzare eventi artistici e socio-culturali di qualità"

Tettoia Vinaj a Cuneo

Tettoia Vinaj a Cuneo

Una concessione amministrativa di vent'anni in cui saranno premiati l'aspetto economico e l'esperienza nell'organizzare eventi socio-culturali di qualità.

Sono queste le linee guida del bando per la concessione di Tettoia Vinaj a Cuneo, emerse nel corso della II Commissione consiliare di ieri sera, giovedì 22 agosto. Una prosecuzione della discussione del 30 luglio scorso. Entro la prossima settimana è prevista la pubblicazione del bando attraverso determina dirigenziale, visto e considerato che il 6 ottobre scade la proroga per la gestione temporanea dell’immobile a favore dell’Open Baladin.

Ad aprire i lavori l'assessore all'Urbanistica e Valorizzazione del Patrimonio Alessandro Spedale: “La concessione amministrativa è lo strumento giuridico che maggiormente tutela il Comune e meglio andrà a gestire i rapporti tecnico-amministrativi tra il nostro ente e chi otterrà la concessione. Confermiamo l'impostazione di un bando che avrà un'asta per mezzo di offerte segrete da confrontarsi con un prezzo base che non sarà come minimo più basso di 78mila euro l'anno, che è quanto paga oggi Baladin per i quattro mesi di proroga (6.500 euro mensili, ndr)”.

E aggiunge: “Nell'offerta tecnica dovrà essere dimostrata l'esperienza maturata in strutture ricettive e la capacità di organizzare eventi artistici e socio-culturali di qualità. Questo non significa mettere barriere all'entrata, ma vedere se, chi si candida, abbia competenze adeguate, quindi dimostrare di avere in proprio le competenze in materia. Anche con raggruppamenti temporanei di imprese”.

Specifica l'assessore Spedale:“Non intendiamo valutare il lavoro fatto sulla piazza nello specifico, bensì valorizzare le esperienze che i proponenti abbiano realizzato in passato. Mentre sul numero minimo di eventi non siamo d'accordo, per non mettere troppi paletti perchè può essere limitante e andare a discapito della qualità di un prodotto. Concordiamo anche sulla necessità di valorizzare prodotti agroalimentari del territorio, così come controllare gli impegni assunti per non ricadere negli errori del passato”.

I controlli si articoleranno in diverse misure e modalità - continua Spedale -: con controlli presso l'Agenzia delle Entrate, casellari giudiziari e antimafia. Ci sarà una attenzione particolare sulla questione fidejussione a coprire il 10% del totale dell'importo per tutta la durata del contratto. In caso di recidiva, si arriverà anche alla rescissione del contratto. Ma anche sul progetto tecnico di realizzazione di eventi e proposte il Comune andrà a controllare in itinere. E anche questo sarà possibile causa di rescissione”.

Spedale ha poi specificato le intenzioni legate a orari e durata concessione: “Sugli orari non riteniamo che debbano essere specificati nel bando ma liberamente presentati nell'offerta tecnica e poi giudicati. La durata ventennale della concessione è invece per noi fondamentale in quanto riteniamo che possa garantire un ammortamento adeguato e quindi una maggior partecipazione di operatori”.

Chi vincerà il bando sarà poi obbligato a versare gli oneri di monetizzazione dei parcheggi dell'area. Lo ha confermato l'architetto Anna Bertola: “Gli oneri di monetizzazione dei parcheggi devono essere versati ogni qualvolta si insedia una nuova attività nello stesso posto, a meno di un subentro. E anche se vincesse Baladin, non si tratterebbe di un subentro, bensì sarebbe un nuovo contratto perchè il precedente era stato stipulato con Tettoia Vinaj srl. Ci sono anche chiarimenti della Regione in merito. La quantificazione? Sui 290/300mila euro circa”.

Dura la provocazione del consigliere di minoranza Beppe Lauria: “Domani mattina spedisco a me stesso una raccomandata nella quale metterò dentro il nome del vincitore”. Per Lauria poi la modalità scelta non è l'unica: “Si potrebbe immaginare la locazione semplice come quella del Caffè Bruno. La concessione non è un obbligo di legge, ma una scelta politica che giustifica la durata e la capacità che penso possa consentire a soggetti graditi rispetto a soggetti non graditi di essere più bravi di altri. La locazione ha una durata di 6+6, quindi 12 anni, un tempo congruo per ammortizzare un investimento”.

Su questo punto è arrivata la replica puntuale dell'architetto Bertola: “Siamo obbligati a seguire la strada della concessione amministrativa perchè è l'unica che ci autorizza la Soprintendenza su quel bene culturale, per cui non è prevista la locazione. Un conto è parlare di una piccola unità commerciale come il bar Bruno, un conto è far riferimento ad un bene unico e isolato come tettoia Vinaj. La Soprintendenza è legge per noi, un ente superiore al Comune”.

Lauria ha poi messo il punto sul nodo delle esperienze: “Come si giudicano le esperienze? Chi le giudica?”

Medesima perplessità di Giancarlo Boselli, capogruppo degli Indipendenti secondo cui il bando deve essere “impostato su criteri condivisi e più volte richiamati e cioè la piena applicazione dell’art 81 del trattato UE e dalle direttive comunitarie in materia di appalti e cioè procedure concorsuali trasparenti, non discriminatorie, tali da assicurare la parità di trattamento dei partecipanti.

E aggiunge Boselli: "Non devono essere elemento di punteggio premiante del bando attività riferite a gestioni passate dell’immobile che potrebbero essere a beneficio di un unico soggetto e diventare facilmente oggetto di ricorsi o contestazioni. Pertanto si ribadisce che tutti gli aspetti di gestione culturale-sociale-associativa-artistica devono riguardare solo impegni futuri e che il contratto deve tutelare il Comune da eventuali inadempienze. Ci riserviamo quindi di esaminare attentamente la determina dirigenziale con ogni conseguente ed eventuale valutazione”.

Il consigliere di Cuneo per i beni comuni Ugo Sturlese: “La questione delle esperienze maturate potrebbe avere carattere orientativo o discriminatorio, occorre quindi riflettere. Elemento di ambiguità che suggerirei di eliminare ma precisando un certo numero di iniziative annuali da realizzare e i controlli successivi che sono sempre mancati sul rispetto di queste condizioni.

Non andrei a fossilizzare il numero eventi, quanto la qualità. Altrimenti si annienta la gara – ribatte il consigliere di Centro per Cuneo Vincenzo Pellegrino che invece sposa la scelta della concessione ventennale -: garantirà una gara molto partecipata. E proprio grazie a quanto fatto da Baladin, dal 2014 a oggi”.

Stesso parere del consigliere di Crescere Insieme Mario Di Vico: “Sono convinto che parteciperanno in tanti e sarà un beneficio per il comune di Cuneo”. Di Vico però attacca Lauria: “E' grave la provocazione sulla raccomandata che ti manderai con il nome del vincitore. Gli uffici non hanno nessun interesse a favorire qualcuno. Io sono pulito e metto la mano sulla maggioranza. Se sai qualcosa, dillo”.

A monte c'è un po' di confusione – risponde Lauria -. Il mio non è un attacco agli uffici che fanno quello che noi vogliamo. Ma le caratteristiche di quel bando privilegiano un soggetto, è un dato di fatto”.

Posizione condivisa dal consigliere di Forza Italia Franco Civallero: “L'attuale gestore avrà un vantaggio prioritario, chiunque subentra dovrà mettere nuove attrezzature o acquistare tutto da Baladin. Parlo da imprenditore. Le offerte che arriveranno per me non saranno molte. C'è una disparità di partenza fondamentale”.

“Ed è per questo che ribadiamo la concessione di 20 anni, un tempo congruo a dare una possibilità di ammortamento adeguata”, conclude l'assessore Spedale.

Cristina Mazzariello

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